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Il servizio universale funziona solo grazie al sistema globale Posta

La Posta è oggetto di diversi progetti di riforma politici che non riguardano solo singole prestazioni, ma il sistema del servizio postale universale nel suo complesso. Emerge quindi una domanda fondamentale: qual è il mandato che dovrà adempiere la Posta in futuro e a quali condizioni?

Simon Tscherrig

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La Posta è orgogliosa di adempiere il proprio mandato di servizio universale in modo capillare su tutto il territorio svizzero. Tra le sue prestazioni rientrano il recapito di lettere, pacchi, giornali e periodici oltre al fatto di essere chiamata a garantire i servizi del traffico dei pagamenti in ogni parte del Paese. Questo mandato, però, risale a un’epoca in cui gli smartphone non erano ancora diffusi su larga scala. Con il tempo le esigenze della clientela sono notevolmente cambiate e, di conseguenza, si delinea la necessità di una modernizzazione.  Il mandato legale genera inoltre ogni anno un onere aggiuntivo di circa 370 milioni di franchi, che la Posta finanzia autonomamente.  Il monopolio residuo, ovvero il diritto esclusivo al trasporto di lettere di peso inferiore a 50 grammi, ha generato per la Posta solo un importo di 68 milioni di franchi. Al contempo, il volume delle lettere in Svizzera cala costantemente. Per continuare a garantire il servizio universale, la Posta deve coprire la differenza con fondi propri.

Per questo motivo la Posta accoglie con favore le attuali discussioni sul futuro dei propri compiti e delle relative condizioni quadro. La Posta non ha dubbi: servono disposizioni al passo con i tempi, libertà imprenditoriali e una valutazione globale del sistema  Posta . Singole misure che limitano lo scopo aziendale o le offerte digitali compromettono l’equilibrio tra servizio universale, finanziamento e spirito imprenditoriale.

Quali discussioni sono in corso al momento?

Le discussioni sul futuro mandato della Posta e sulla relativa configurazione si svolgono al momento attraverso tre strumenti politici: in primo luogo, il Consiglio federale intende apportare modifiche a breve termine all’Ordinanza sulle poste. In secondo luogo, il Consiglio federale e il Parlamento stanno lavorando insieme a una revisione della Legge sulle poste, dove il primo stabilisce i valori di riferimento e il secondo decide in merito all’attuazione. In terzo luogo, il Parlamento fornisce impulsi propri tramite iniziative parlamentari e mozioni, in merito alle quali il Consiglio federale prende posizione. Mentre il Consiglio federale mira a una modernizzazione globale del servizio universale e dell’attività commerciale della Posta, il Parlamento sta attualmente discutendo di modifiche puntuali.

Livello di ordinanza (Consiglio federale)

Il Consiglio federale può apportare modifiche a breve termine all’Ordinanza sulle poste. Al momento sta utilizzando questa sua facoltà per dare un po’ di respiro alla Posta, mentre si occupa dell’intera revisione della Legge sulle poste. La procedura di consultazione in merito a questo progetto si è conclusa e dal 2026 saranno poste in vigore nuove disposizioni: il recapito digitale (lettera ibrida) potrebbe diventare parte integrante del mandato di servizio universale, i requisiti di puntualità potrebbero essere armonizzati, il recapito potrebbe essere limitato agli insediamenti abitati tutto l’anno e il traffico dei pagamenti digitale potrebbe essere integrato nel servizio universale. Il Consiglio federale deciderà i contenuti esatti da attuare presumibilmente entro la fine del 2025. 

Posizione della Posta

La Posta sostiene espressamente questa modernizzazione che rafforza la propria rilevanza nella vita quotidiana della popolazione. Al contempo, precisa che gli sgravi previsti non saranno sufficienti nel lungo termine.

La Posta deve poter crescere dal punto di vista tecnologico, organizzativo e finanziario.

Christian Levrat, presidente del Consiglio di amministrazione della PostaTarget not accessible

2. Livello legislativo (Consiglio federale e Parlamento)

La revisione della Legge sulle poste è più approfondita e a più lungo termine. Intende disciplinare congiuntamente l’entità e la qualità del servizio universale, del finanziamento e dell’attività commerciale e sostituire le disposizioni obsolete con condizioni quadro lungimiranti. Ad agosto 2025 il Consiglio federale ha presentato i valori di riferimento relativi a una nuova Legge sulle poste. L’avamprogetto è previsto per l’estate del 2026.

Posizione della Posta

La Posta accoglie con favore una revisione globale. La revisione della legge rappresenta il contesto giusto per considerare il sistema ben coordinato della Posta nel suo complesso. Singole misure non sono sufficienti e compromettono la sostenibilità economica del servizio universale. Al contempo è importante che la Posta continui a ricevere disposizioni al passo con i tempi anche dopo il 2030.

Solo una valutazione complessiva permette di garantire nel lungo termine l’autonomia finanziaria del servizio universale.

Alex Glanzmann, CEO a.i. della PostaTarget not accessible

3. Livello parlamentare (iniziative e mozioni)

Diversi interventi in parallelo ai progetti del Consiglio federale evidenziano singoli aspetti delle attuali condizioni quadro, come la limitazione dello scopo aziendale oppure nuovi obblighi di autorizzazione per le acquisizioni come richiesto dalla mozione Rechsteiner. Particolarmente critica per la Posta è l’iniziativa parlamentare Grossen, che chiede una regolamentazione più severa delle aziende della Confederazione in regime di concorrenza.

Posizione della Posta:

la Posta respinge l’iniziativa parlamentare Grossen e ritiene sufficienti le attuali disposizioni di legge. La Posta realizza attualmente l’85% dei propri ricavi in un regime di libera concorrenza e versa ogni anno alla Confederazione un dividendo    considerevole: negli ultimi dieci anni è ammontato complessivamente a un miliardo di franchi. Eventuali restrizioni porterebbero a una diminuzione delle entrate, a un calo della minore qualità e a ritardi nell’innovazione. Senza libertà imprenditoriale, la Posta non può più autofinanziare il servizio universale.

In parole povere, la Posta dipenderebbe ogni anno da sovvenzioni, ovvero dal denaro dei contribuenti, per 300 milioni di franchi.

Alex Glanzmann, CEO a.i. della PostaTarget not accessible

La Posta adempie il proprio mandato per tutta la Svizzera in modo affidabile, capillare e garantendo l’autonomia finanziaria. Affinché possa continuare a farlo anche in futuro, necessita di condizioni quadro normative che lascino spazio all’innovazione, allo spirito imprenditoriale e riconoscano la realtà economica. Nel dibattito sul futuro della Posta, solo una valutazione complessiva può garantire che l’azienda rimanga autonoma, efficiente e rilevante anche un domani e possa semplificare la vita quotidiana della popolazione svizzera con un servizio universale moderno.

I termini chiave in sintesi

  • Servizio universale: Standard minimo definito per legge per i servizi postali e il traffico dei pagamenti che la Posta deve garantire in tutta la Svizzera. È disciplinato nella Legge sulle poste e nell’Ordinanza sulle poste.
  • Legge sulle poste: Legge approvata dal Parlamento che stabilisce le condizioni quadro fondamentali per i servizi postali in Svizzera e per il servizio universale della Posta.
  • Ordinanza sulle poste: Disposizione d’esecuzione emanata dal Consiglio federale che disciplina i dettagli e l’attuazione concreta della Legge sulle poste.
  • Iniziativa parlamentare Grossen: Presentata dal consigliere nazionale Jürg Grossen (PVL/BE), chiede tra le altre cose una regolamentazione più severa delle aziende della Confederazione in regime di concorrenza, con limitazioni potenzialmente gravi per la Posta. 

scritto da

Simon Tscherrig

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