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L’accordo sui rimborsi entra in vigore: la Posta può restituire ora tutte le somme dovute

Sotto la direzione dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e insieme alla Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici (CTP), AutoPostale ha stipulato lo scorso settembre un accordo quadro. La validità dell’accordo era subordinata alla sottoscrizione dello stesso da parte dei Cantoni e dalla Confederazione entro il 14 dicembre 2018 Tutti i Cantoni hanno accettato l’accordo entro la data fissata. L’accordo entra quindi in vigore e la Posta può versare le somme dovute ai Cantoni e alla Confederazione nei 30 giorni successivi. In questo modo la Posta tiene fede alla promessa di restituire fino all’ultimo franco dovuto. Proseguono anche le altre attività per la risoluzione del caso AutoPostale.

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A settembre, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e la Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici (CTP) hanno concordato con AutoPostale che la Confederazione, i Cantoni e i Comuni sono creditori complessivamente di 188,1 milioni di franchi. UFT, CTP e AutoPostale hanno quindi sottoscritto un accordo quadro che copre il periodo compreso tra il 2007 e il 2018, inclusi gli interessi. (cfr. comunicato stampa del 21 settembre 2018).

La condizione perché l’accordo quadro entrasse in vigore era la sottoscrizione di un accordo individuale con AutoPostale da parte di almeno 18 Cantoni e della Confederazione entro il 14 dicembre 2018. Questa condizione è ora soddisfatta. Entro la data stabilita, tutti i Cantoni sono giunti a un accordo individuale e consensuale con AutoPostale. «Manteniamo la parola data», afferma Urs Schwaller, presidente del Consiglio di amministrazione della Posta. «Siamo riusciti a trovare una soluzione consensuale con la CTP.» Urs Schwaller ringrazia i Cantoni per la collaborazione costruttiva. «Sono sollevato che entro la fine dell’anno si chiuda questo capitolo finanziario di comune accordo con la Confederazione e con i Cantoni. Così facendo teniamo fede a una parte importante della nostra promessa, ovvero rimborsare ogni singolo franco dovuto».

La Posta pagherà volontariamente 17,2 milioni di franchi per il periodo prescritto

Il rapporto d’indagine redatto da Kellerhals Carrard ha mostrato che già prima del 2007 si erano verificati trasferimenti illeciti. Di conseguenza, oltre ai 188,1 milioni di franchi, AutoPostale verserà volontariamente ai committenti ulteriori 17,2 milioni di franchi a titolo di rimborso dei sussidi indebitamente percepiti negli anni dal 2004 al 2006. Da un punto di vista legale tale credito sarebbe ormai prescritto e pertanto il rimborso non sarebbe giuridicamente obbligatorio. La Direzione della Posta ha deciso che non appena entrerà in vigore l’accordo quadro saranno rimborsate anche queste somme. E così sarà. Di conseguenza, nei prossimi 30 giorni le somme dovute saranno corrisposte alle parti lese. «Anche questo è un passo importante per continuare a rafforzare la fiducia», afferma convinto Urs Schwaller.

Le operazioni di rimborso prevedevano inoltre un’ulteriore verifica da parte della Posta di tutti gli importi e dei numerosi documenti disponibili. Oltre questi controlli, la Posta ha invitato i suoi collaboratori e le sue collaboratrici a comunicare eventuali integrazioni. È stato quindi stabilito che 7 Comuni devono ricevere dalla Posta 2,9 milioni di franchi in totale. La Posta rimborserà anche questi importi. Le modalità esatte sono attualmente al vaglio e saranno chiarite insieme ai Cantoni coinvolti.

A buon punto con gli altri lavori

Con questa rettifica di carattere finanziario la Posta ha segnato un’altra tappa fondamentale. Ma il caso AutoPostale richiede tutta una serie di misure. Anche in questo caso le attività proseguono con buon ritmo. «In poco tempo siamo riusciti ad assegnare i posti vacanti fino al CEO della Posta, questo ci ha consentito un nuovo inizio e ha comportato una certa stabilità» afferma Urs Schwaller. A giugno, il Consiglio di amministrazione ha deciso di sostituire la società di revisione per l’anno d’esercizio 2019. Per il mandato è stato emesso un bando conforme alle disposizioni del diritto degli appalti pubblici. Basandosi sulla valutazione della procedura OMC si è deciso di proporre all’Assemblea generale la società EY (Ernst & Young) come nuovo ufficio di revisione esterno. Inoltre, AutoPostale realizzerà nei prossimi mesi il programma di compliance annunciato.

Procede anche il processo di ritiro pianificato dall’attività in Francia. Sono in corso i primi colloqui con potenziali soggetti interessati all’acquisto. La Posta sta ancora verificando la possibilità di far valere azioni di responsabilità e risarcimenti danni. La decisione è prevista per la primavera del 2019.

Informazioni:

Léa Wertheimer, Servizio stampa Posta, 058 341 08 84, presse@posta.ch

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