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Una soluzione efficace e ampiamente supportata per un'identità digitale svizzera

La popolazione svizzera deve poter identificare in modo semplice, sicuro e univoco la propria controparte nello spazio digitale. In questo spirito, aziende leader della Svizzera vogliono creare insieme un marchio svizzero affidabile per l'eID, gettando così le basi per una soluzione gestita dall'economia privata, ma certificata dallo Stato. Questo obiettivo è stato definito di comune accordo da Posta Svizzera, FFS, Swisscom, Credit Suisse, Raiffeisen, UBS, Zürcher Kantonalbank e dal provider di servizi finanziari SIX come pure dalla Mobiliare Svizzera.

I partner hanno siglato un Memorandum of Understanding inteso alla costituzione di un'azienda comune e all'attuazione di un'identità digitale per la popolazione svizzera. La joint venture, ovvero SwissSign Group AG, integrerà dal gennaio 2018 le attività dell'odierna SwissSign AG e perfezionerà la soluzione SwissID. L'obiettivo è di rilasciare identità digitali in una modalità più efficace, intuitiva e semplice e di utilizzarle a livello sia nazionale, sia internazionale. La procedura corrisponde ai propositi del Consiglio federale di prevedere nel disegno di legge federale sui servizi d’identificazione elettronica una ripartizione dei compiti tra Stato ed economia privata.

«SwissID» consentirà alle persone in Svizzera di muoversi in sicurezza in un mondo sempre più digitalizzato e di fruire online dei servizi guadagnando in semplicità. Al riguardo, la protezione dei dati gode della massima priorità: la sovranità sull'utilizzo dei dati rimane sempre all'utente e la protezione dei dati è garantita in ogni momento.

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Oggi in Svizzera le persone possono comprovare la loro identità con un passaporto, una carta d'identità o una licenza di condurre. Tuttavia, per le transazioni effettuate via Internet questa identificazione è assai complessa e farraginosa. Per questo occorre una certificazione d'identità elettronica che consenta ad esempio ai portali online di identificare e autenticare univocamente il titolare di un'identità elettronica.

La joint venture annunciata oggi svilupperà un sistema aperto e non discriminatorio che adempie pienamente a tutte le disposizioni sulla protezione dei dati personali e che tutela la sfera privata del singolo. I partner fondatori di SwissSign Group AG rappresentano una folta schiera di promotori che intrattengono rapporti di clientela con un'ampia fetta della popolazione. Oltre al bacino di complessivamente 6 milioni di utenti, i membri del consorzio apporteranno nel sistema da realizzare gli attuali processi di verifica. Modelli comparabili sono già in corso di implementazione ad esempio in Svezia, Norvegia e Danimarca.

L'impresa comune mette a punto un sistema aperto e trasparente

Con SwissID, la Posta e FFS apporteranno nella nuova impresa le loro attività oggi raggruppate nella società SwissSign AG e parteciperanno alla joint venture insieme a Swisscom, Credit Suisse, Raiffeisen, UBS, Zürcher Kantonalbank e al provider di servizi finanziari SIX nonché alla Mobiliare Svizzera. La direzione generale della nuova società sarà costituita dall'attuale direzione generale di SwissSign AG. Alla funzione di CEO è stato designato Markus Naef.

La nuova azienda continuerà a sviluppare la soluzione SwissID, osserverà gli standard riconosciuti in tema di identità digitale, assicurerà l'interoperabilità transfrontaliera tra vari sistemi di eID e coltiverà un approccio non discriminatorio, aperto e trasparente nei confronti di nuovi partner, utenti e altre tecnologie.

Gratuita per l'utente, priorità alla protezione dei dati

L'impiego dell'identità digitale sarà semplice, sicuro e gratuito per gli utenti privati. L'azienda verrà finanziata attraverso un meccanismo di compensazione alimentato in primis dai fornitori di servizi online. Oggi l'identificazione avviene con una procedura separata per quasi ogni offerente ed è quindi fonte di costi elevati. Un'identità digitale ampiamente accettata e utilizzabile consentirebbe di impostare e svolgere con un forte incremento di efficienza i processi operativi e amministrativi in Internet. Con il nuovo modello i promotori sono convinti non solo di rispondere alle esigenze dei consumatori, bensì anche di permettere a tutte le aziende impegnate in attività commerciali online una semplificazione e un'agevolazione significative della loro attività.

L'attenzione è focalizzata sulla protezione dei dati del cliente: la sovranità sui dati personali rimane un attributo esclusivo degli utenti, per cui la protezione dei dati sarà pienamente rispettata. I colloqui con l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) sono stati avviati con il debito anticipo. L'Incaricato accorda un'elevata priorità al progetto e accoglie con soddisfazione l'idea che con SwissSign la sua autorità disporrà in futuro di un interlocutore unico.

L'importante ruolo dello Stato

Il ruolo dello Stato nell'attuazione delle identità digitali ai sensi della legge sull'eID rimane fondamentale. La Confederazione non definisce solo il quadro giuridico, certificando e monitorando il sistema di eID, ma è anche la sola a poter definire e verificare le identità statali. Inoltre, Confederazione, Cantoni e comuni sono importanti fornitori di servizi che incentivano a ricorrere all'identità digitale.

Interlocutori per i media:

Svizzera tedesca:
Dr. Victor Schmid, 079 350 05 37, victor.schmid@konsulenten.ch
Dr. Matthias Knill, 079 218 16 30, matthias.knill@konsulenten.ch

Svizzera romanda e Ticino:
Marie-Hélène Hancock, 079 204 21 22, marie-helene.hancock@konsulenten.ch

Documenti

Comunicato stampa: «Una soluzione efficace e ampiamente supportata per un'identità digitale svizzera»

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