Comunicati stampa

Condizioni d’impiego più moderne e orientate alle esigenze delle famiglie per i collaboratori della Posta

La Posta, il sindacato syndicom e il sindacato transfair hanno concluso con successo le trattative sul nuovo CCL mantello e sul contratto collettivo aziendale (CCL) di Posta CH SA. Le delegazioni negoziali si sono accordate su un nuovo CCL, con condizioni di impiego più moderne e attente alle esigenze delle famiglie, che entrerà in vigore il 1º gennaio 2021. AutoPostale e PostFinance riceveranno contratti collettivi di lavoro distinti sulla base del nuovo accordo «CCL mantello».

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Le trattative tra la Posta, syndicom e transfair hanno visto in gioco interessi diversi, ma una collaborazione sempre costruttiva. Le tre parti sociali da un lato hanno negoziato il nuovo accordo CCL mantello, che definisce la collaborazione tra le parti sociali. Questo accordo interessa circa il 70% dell’organico, ovvero circa 32’000 collaboratori di Posta CH SA, AutoPostale SA e PostFinance SA. Le parti hanno però negoziato anche il nuovo CCL aziendale per Posta CH SA, che definisce le condizioni d’impiego per i collaboratori di Posta CH SA. Le delegazioni negoziali sono giunte a un accordo su un pacchetto completo, con condizioni d’impiego moderne e orientate ai bisogni delle famiglie, in grado di dare stabilità in tempi di cambiamento.

Parità salariale, tutela dalla discriminazione e conciliabilità fra lavoro e vita privata

Il nuovo CCL aziendale apporta importanti miglioramenti per i collaboratori di Posta CH SA, soprattutto nell’ambito della famiglia e della conciliabilità tra lavoro e vita privata. Il congedo maternità è stato esteso prevedendo un diritto a un massimo di ulteriori sei settimane non retribuite, oltre alle attuali 18 settimane pagate. Il congedo paternità, che ora può essere richiesto anche dalla partner della madre, in caso di unioni omosessuali, viene raddoppiato passando da due a quattro settimane. Se entrambi lavorano all’interno del gruppo Posta, i genitori possono ora cumulare il diritto al congedo maternità e al congedo paternità con tutte le settimane retribuite e non retribuite e ripartirle tra loro in forma di congedo di assistenza comune. D’ora in avanti i collaboratori hanno inoltre diritto alla non reperibilità. I collaboratori a tempo parziale che lavorano in base a un piano di impiego possono ora definire, in accordo con il proprio team, dei giorni di blocco in cui vengono impiegati solo dietro propria richiesta.

Il risultato delle trattative soddisfa anche sotto il profilo della parità salariale, grazie alla prevista eliminazione di tutte le disparità non giustificabili tra i generi. La Posta garantirà la trasparenza salariale già in sede di pubblicazione dei bandi di concorso. Inoltre, i dipendenti hanno la possibilità di segnalare in modo confidenziale eventuali discriminazioni salariali sulla piattaforma Posta Coraggio. In futuro la Posta presterà particolare attenzione anche alla tutela dalle discriminazioni: l’articolo sulla parità di trattamento è stato notevolmente ampliato e ora comprende una tutela dalla discriminazione basata su caratteristiche personali quali provenienza, età, stato di salute, orientamento sessuale o stile di vita.

Il risultato delle trattative soddisfa tutte le parti

Valérie Schelker, responsabile Personale, è soddisfatta dei risultati raggiunti: «È un segnale importante a dimostrazione del fatto che, attraverso il dialogo, riusciamo a trovare soluzioni sostenibili ed eque a vantaggio dell’azienda Posta e del suo personale». Anche i sindacati syndicom e transfair concordano sul buon esito delle trattative. «Il nuovo contratto collettivo di lavoro migliora le condizioni di lavoro e protegge il personale della Posta. Particolarmente favorevoli sono il diritto alla non reperibilità e la maggiore autonomia di tempo per i collaboratori impiegati a tempo parziale. Quattro settimane di congedo paternità e l’introduzione del congedo di assistenza per i genitori sono traguardi socio-politici da prendere a modello per gli altri settori», commenta Matteo Antonini, responsabile settore Logistica del sindacato syndicom. Altrettanto soddisfatto si dichiara René Fürst, responsabile del ramo Posta/Logistica del sindacato transfair: «I miglioramenti apportati al nuovo CCL, insieme al moderno piano sociale e al nuovo programma di prevenzione, lo rendono l’ultima tessera di un sistema solidaristico estremamente solido e sfaccettato. Ancora una volta tutte le parti sociali sono riuscite a rivedere il CCL in un’ottica di vantaggio per tutti i collaboratori.» Il risultato delle trattative è un primo e importante passo in questa direzione. Occorre ora dare vita al CCL 2021 e mettere in pratica le disposizioni contrattuali nell’ambito della collaborazione tra le parti sociali.

Il nuovo CCL entrerà in vigore il 1º gennaio 2021

Gli organi decisionali, ossia il Consiglio di amministrazione della Posta e gli organi competenti di syndicom e transfair, hanno approvato l’esito delle trattative. Il nuovo CCL mantello e il CCL aziendale di Posta CH SA entreranno quindi in vigore il 1º gennaio 2021. Il nuovo contratto sostituirà il CCL 2016 e avrà una durata di tre anni. Sulla base del nuovo accordo CCL mantello, AutoPostale e PostFinance riceveranno CCL aziendali distinti che tengono conto delle peculiarità e delle condizioni quadro specifiche dei rispettivi settori. Le trattative presso PostFinance si sono concluse a fine marzo e il risultato deve ora essere approvato dal Consiglio di amministrazione di PostFinance e dagli organi preposti delle parti sociali. Le trattative presso AutoPostale sono ancora in corso.

Non sono interessati dalle trattative CCL 2021 i collaboratori e le collaboratrici di PostLogistics SA, SecurePost, Swiss Post Solutions, IMS e del servizio di recapito mattutino Presto che sono dotati di un proprio CCL. Anche per il personale di DMC vale un CCL a parte che è attualmente in corso di negoziazione.

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