Sei fatti sulla responsabilità della Posta
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Fatto 1
La Posta è consapevole della propria responsabilità economica, ecologica e sociale e agisce di conseguenza. Nell’accrescere il valore dell’azienda, fa leva su soluzioni lungimiranti che le consentano di contribuire a uno sviluppo sostenibile.
Fatto 2
L’obiettivo climatico della Posta sostiene l’obiettivo climatico delle Nazioni Unite (obiettivo dei 2°C). Entro il 2020 la Posta ha aumentato la propria efficienza in termini di CO2 del 30% (anno di riferimento: 2010). Dal 2021 tutti gli invii della Posta vengono trasportati con compensazione di CO2. Nel lungo termine, punta a offrire il più possibile servizi a emissioni zero. A partire dal 2040 vuole raggiungere l’impatto climatico zero in tutto e per tutto.
Fatto 3
La Posta partecipa all’iniziativa internazionale EV100. 6200 veicoli sono dotati di motori elettrici o alternativi (principalmente scooter elettrici, anche sempre più furgoni elettrici). Dal 2030 la totalità dei veicoli impiegati per le attività di recapito sarà provvista di motori alternativi.
Fatto 4
La Posta gestisce alcuni degli impianti fotovoltaici più grandi di tutta la Svizzera, come quello del centro di spartizione delle lettere di Zurigo-Mülligen, che ha una superficie di pannelli di 8000 m2. Nei suoi 22 impianti, l’azienda vanta una produzione annua di circa 10 GWh. Inoltre copre interamente il proprio fabbisogno energetico con energie rinnovabili provenienti dalla Svizzera.
Fatto 5
La Posta promuove condizioni di lavoro socialmente accettabili: per la settima volta, si è guadagnata il titolo di «Leader» della Fair Wear FoundationTarget not accessible per le modalità con cui acquista i suoi 200’000 capi di abbigliamento. La Posta è leader indiscussa in Svizzera in materia di applicazione di standard sociali rigorosi presso i produttori.
Fatto 6
Come membro dell’associazione «Myni GmeindTarget not accessible», si impegna per le comunità locali e contribuisce a individuare soluzioni lungimiranti per l’approvvigionamento delle zone rurali.