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1927

Diplomi e uniformi

La Posta non si abbandona mai: dai tempi delle PTT, la maggior parte degli impiegati postali sono funzionari che restano fedeli al loro datore di lavoro fino al pensionamento. I loro rapporti di lavoro sono fondati sull’Ordinamento dei funzionari del 1927. Al lavoro si applicano prescrizioni molto dettagliate. Lo statuto di funzionario viene abolito solo nel 1998.

Fattorini intenti a spartire gli invii e a caricarli sui veicoli per il recapito.

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Fin dalla sua fondazione ad opera dello Stato federale, la Posta è uno dei principali datori di lavoro della Svizzera. Dal 1849, la competenza per i servizi postali passa alla Confederazione e da quel momento quest’ultima gestisce il rapporto di servizio dei dipendenti in termini di durata della funzione, motivi di licenziamento o avvertimenti in caso di determinate inosservanze degli obblighi. I «postini» sono funzionari della Confederazione. Chi desidera essere impiegato presso la Posta deve dapprima versare una garanzia, ma non tutti possono permetterselo. Per questo, nel 1883 il personale postale fonda una società cooperativa per la mutua garanzia. L’ostacolo della garanzia sarà eliminato nel 1910.

Lavorare alla Posta ai tempi delle PTT

Le PTT nascono gradualmente dal 1920 al 1928. L’ordinamento dei funzionari del 1927 segna una tappa importante nella loro storia. A prescindere dalla propria situazione economica, lavorare alla Posta significa avere un posto di lavoro sicuro e beneficiare di una protezione quasi totale contro il licenziamento nonché di percorsi di carriera predefiniti. Solitamente, chi sceglie di lavorare per la Posta lo fa per restare nell’azienda fino al pensionamento. I membri del personale si considerano funzionari al servizio dello Stato e della popolazione e i clienti sono chiamati «utenti della Posta».

Un anziano postino con uno zaino per i carichi e delle valigie, Schanfigg 1931. Fonte: Hermann Stauder (fotografo) / Museo della comunicazione
Postino in alta quota, Schanfigg 1931. Fonte: Hermann Stauder (fotografo) / Museo della comunicazione

Le categorie professionali sono ben distinte le une dalle altre.

  • I funzionari diplomati lavorano in ufficio, servono la clientela allo sportello e ricoprono le funzioni di quadri nelle direzioni di circondario postale e soprattutto in seno alla direzione generale. La carriera di quadro è prerogativa maschile fino al 1972.
  • I funzionari in uniforme sono impiegati al servizio di recapito, come autisti, al servizio di spedizione e al servizio ambulanti.
  • Le assistenti d’esercizio, chiamate semplicemente «assistenti», lavorano allo sportello.
  • A queste categorie si aggiunge il personale ausiliario e in formazione.
Un funzionario e una cliente allo sportello pacchi, intorno al 1955.
Un funzionario allo sportello pacchi, intorno al 1955.

Il libro scritto in occasione dei 150 anni della Posta nel 1942 (cfr. fonti) descrive i profili professionali con un pizzico di ironia, dedicando il passaggio seguente agli ambulantisti postali:

Se si potesse entrare nel suo cervello mentre è in servizio, oltre alle classiche conoscenze del caso, si troverebbero anche un atlante, diverse cartine geografiche, l’orario dettagliato di tutte le coincidenze in Svizzera e all’estero, nonché un elenco dei piroscafi postali e dei collegamenti aerei internazionali: in poche parole, l’incarnazione dell’enciclopedia universale del servizio postale.
Un ambulantista alle prese con la spartizione in un ufficio allestito in una carrozza postale in viaggio da Basilea a Belfort nel 1926. Fonte: Museo della comunicazione
Un ambulantista alle prese con la spartizione in viaggio da Basilea a Belfort nel 1926. Fonte: Museo della comunicazione

Tutto regolamentato, fin nel minimo dettaglio

Dal recapito giornaliero di lettere e pacchi due volte al giorno al il servizio di sportello e alla gestione degli uffici: tutti gli obblighi e le mansioni degli impiegati sono regolamentati in modo scrupoloso mediante una miriade di disposizioni e ogni processo è standardizzato. I regolamenti vengono trascritti in libri rilegati, alcuni dei quali oggi fanno sorridere. Nel 1909, ad esempio, è stata presa una decisione in merito all’uso dello spago: per risparmiare sui costi, i funzionari erano chiamati a legare insieme le «corrispondenze» facendo un fiocco anziché un nodo. I fiocchi, infatti, possono essere sciolti e lo spago può essere riutilizzato, a differenza del nodo che viene tagliato. 

Ex dipendenti delle PTT parlano delle prescrizioniTarget not accessible dell’epoca.


Fonti:

Kronig, Karl: «Posta» in Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 20.01.2011. Online https://hls-dhs-dss.ch/de/articles/014057/2011-01-20Target not accessible

Walter Knobel, la Posta (a cura di): La storia in giallo. La Posta Svizzera dal 1960, Berna 2011.

Karl Kronig, Museo della comunicazione (a cura di): Ab die Post! 150 Jahre schweizerische Post, Berna 1999.

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