Fatto 1

Fanno parte dell’incarico di erogare il servizio universale della Posta il recapito su tutto il territorio nazionale di lettere e pacchi indirizzati per almeno cinque giorni alla settimana, il recapito su tutto il territorio nazionale di giornali e periodici in abbonamento sei giorni alla settimana, le prestazioni del traffico dei pagamenti e la gestione di una rete capillare di uffici e agenzie postali. Ne consegue che gli uffici postali e le agenzie postali sono posti sullo stesso piano sul fronte regolatorio.

Fatto 2

Il legislatore ha definito una serie di criteri chiari sulle modalità con cui la Posta è tenuta a erogare alla popolazione le prestazioni postali e legate ai pagamenti. Per quanto riguarda la raggiungibilità, la revisione dell’Ordinanza sulle posteTarget not accessible in vigore dal 1^o gennaio 2019 stabilisce che il 90% dei cittadini di un Cantone debba poter accedere sia alle prestazioni postali sia ai servizi del traffico dei pagamenti entro 20 minuti. Nelle città e negli agglomerati la Posta ha l’obbligo di offrire un punto di accesso ogni 15’000 abitanti o occupati.

Fatto 3

Le disposizioni sancite nella Legge sulle posteTarget not accessible e nella relativa ordinanzaTarget not accessible sono tra le più stringenti a livello mondiale. Le autorità di vigilanza competenti, PostComTarget not accessible e UFCOMTarget not accessible, verificano ogni anno la conformità della Posta a tali disposizioni. La Posta riesce a soddisfare, se non addirittura superare, regolarmente tutti i requisiti posti.

Fatto 4

La Posta non percepisce alcun compenso dalla Confederazione per le prestazioni erogate nell’ambito del servizio pubblico. La Confederazione si limita a concedere alla Posta un monopolio sulle lettere con peso fino a 50 grammi e, oggigiorno, i ricavi derivanti da questo monopolio residuo contribuiscono in modo rilevante al finanziamento del servizio postale universale anche se, per effetto del calo del volume delle lettere, il valore di tale monopolio è sempre più esiguo.

Fatto 5

La Posta finanzia il servizio universale con fondi propri. Le prestazioni non redditizie del servizio universale vengono infatti in parte finanziate da quelle remunerative, vale a dire che ad esempio l’invio di lettere nelle regioni rurali viene finanziato dall’invio delle lettere tra le città. Questa solidarietà è un segno distintivo del servizio pubblico svizzero e fa parte della filosofia della Posta.

Fatto 6

La Posta tiene fede al proprio mandato di servizio universale e, anche per il futuro, desidera garantire servizi di elevata qualità, che soddisfino le esigenze di tutto il paese.

Fatto 7

Per raggiungere questo obiettivo, investe in un’infrastruttura capillare. Ne sono esempio gli investimenti per un totale di circa 1,2 miliardi di franchi finalizzati all’ampliamento dell’infrastruttura di recapito e spartizione dei pacchi entro il 2030.

Fatto 8

Il mandato di servizio universale deve tenere conto degli sviluppi attualmente in atto nella società. La Posta, pertanto, desidera collaborare con la Confederazione, con il settore dell’economia, con la popolazione e con il mondo politico per fare in modo che il servizio pubblico postale mantenga la propria rilevanza per tutta la Svizzera, senza distinzioni tra città e campagna, anziani e giovani, privati e aziende, analogico e digitale.

Aggiornato a 1^o gennaio 2023