Revisione della Legge sul CO2 per il periodo successivo al 2024
AutoPostale in viaggio verso una mobilità rispettosa del clima

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La Posta nutre grandi ambizioni riguardo a clima ed energia. In quanto azienda, essa intende arrivare a emissioni nette pari a zero entro il 2040, ciò significa che entro tale data tutti gli autopostali non saranno più alimentati con combustibili fossili. La revisione della legge sul CO2 contribuisce a promuovere il passaggio alla neutralità climatica, in particolare nel sistema di trasporto pubblico regionale ordinato dalla Confederazione e dai Cantoni.

Premessa

Per raggiungere l’obiettivo climatico, la Svizzera ha deciso di sottoporre a revisione la legge sul CO2 risalente al 2011. La prima revisione della legge sul CO2 è stata bocciata alle urne a giugno 2021. Le disposizioni transitorie sono state poi adottate mediante un’iniziativa parlamentare (21.477) e gli strumenti in scadenza sono stati prorogati fino alla fine del 2024. Tuttavia, al più tardi all’inizio del 2025, è prevista l’entrata in vigore di una nuova legge sul CO2, che creerà le condizioni quadro necessarie affinché entro il 2030 la Svizzera dimezzi le sue emissioni di gas a effetto serra rispetto al 1990. A tal fine l’amministrazione ha già avviato una procedura di consultazione per una nuova proposta di legge, pochi mesi dopo aver respinto l’ultima revisione. La Posta ha preso una posizione in merito a questo progetto.

A settembre 2022 il Consiglio federale ha approvato il messaggio concernente la revisione della legge sul CO2 (22.061). A differenza della precedente, nella revisione attuale non sono previste imposte. L’attenzione si concentra sulle misure di gestione e sulla promozione mirata di soluzioni rispettose del clima nei settori dell’edilizia, della mobilità, dell’industria, dell’innovazione e del mercato finanziario. Con la nuova legge sul CO2 si prevede di investire circa 4,1 miliardi di franchi a favore della tutela del clima nel periodo tra il 2025 e il 2030.

La posizione della Posta sulla revisione della legge sul CO2

In qualità di aziende parastatali, la Posta e AutoPostale si assumono la propria responsabilità sulla questione clima e puntano a generare emissioni nette pari a zero nonché alla neutralità climatica nell’intera catena di creazione del valore a partire dal 2040.

Già nell’arco di un anno la Posta arriverà a trasportare lettere e pacchi nei centri urbani a impatto climatico zero e a partire dal 2030 l’azienda raggiungerà la completa neutralità climatica. Per riuscirci, occorre passare a motori alternativi, utilizzare elettricità derivante al 100% da fonti rinnovabili svizzere e sostituire i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili. Le emissioni rimaste saranno completamente neutralizzate.

L’ambizioso obiettivo climatico della Posta è in linea con quello fissato delle Nazioni Unite per limitare il riscaldamento globale a un massimo di 1,5 °C. Dunque la Posta sostiene la revisione della legge sul CO2. Nelle unità Immobili e Logistica le misure proposte a tutela del clima  si spingono ancora oltre rispetto a quelle previste nella revisione della legge. 

AutoPostale verso l’elettrificazione

In qualità di principale azienda di trasporto su strada nel trasporto pubblico svizzero, AutoPostale vuole assumere un ruolo pionieristico nell’ambito delle forme di propulsione alternative e decarbonizzare al più presto la propria flotta.

L’elettrificazione è già in pieno svolgimento ed entro il 2024 saranno in funzione circa 100 autobus elettrici. L’energia elettrica per tutti gli autobus a batteria di AutoPostale proviene al 100% da fonti rinnovabili svizzere certificate.

AutoPostale non decide da sola sull’elettrificazione

AutoPostale vuole portare rapidamente interi depositi o pacchetti di linee verso veicoli a propulsione alternativa. Tuttavia, gli autobus a batteria e a celle combustibili sono in parte ancora più costosi degli autobus a diesel. Inoltre anche la creazione dell’infrastruttura di ricarica è un processo dispendioso.

AutoPostale non può farsi carico da sola di queste spese supplementari, ma ha bisogno dell’intervento finanziario della Confederazione e dei Cantoni in quanto committenti dell’offerta. Sono loro a decidere in ultima analisi sull’elettrificazione dell’offerta di trasporto pubblico, per questo motivo AutoPostale dipende dai committenti per il finanziamento dei sistemi di propulsione alternativi.

Misure importanti nel trasporto pubblico

La Posta e AutoPostale accolgono favorevolmente le misure proposte nella legge sul CO2 per sostenere la decarbonizzazione del trasporto pubblico su strada. Tre sono le misure in primo piano di seguito descritte.

Soppressione degli incentivi sbagliati del rimborso dell’imposta sugli oli minerali

In linea generale AutoPostale accoglie con favore l’abolizione dell’esonero dall’imposta sugli oli minerali nel trasporto pubblico. L’attuale esonero rappresenta un incentivo sbagliato. Al contempo, AutoPostale chiede che i mezzi aggiuntivi messi quindi ulteriormente a disposizione siano interamente utilizzati per promuovere le propulsioni ecologiche. La modalità con cui la transizione deve procedere va concordata con i fornitori di prestazioni e i committenti. A tal proposito sono due i fattori indispensabili: in primo luogo non sottrarre alcun fondo al trasporto regionale. Se ciò dovesse accadere, entrerebbe in contrasto con l’aumento dello split modale conveniente dal punto di vista ecologico. In secondo luogo, la sicurezza degli investimenti per i fornitori di prestazioni non deve essere messa in discussione.

Sostegno finanziario da parte della Confederazione per l’acquisto di autobus con sistemi di propulsione alternativi

Con la nuova legge sul CO2 la Confederazione stabilisce un credito d’impegno per un totale di 282 milioni di franchi a beneficio delle imprese di trasporto concessionarie per il passaggio a propulsioni alternative negli anni compresi tra il 2025 e il 2030.

AutoPostale ritiene decisivo il fatto che la Confederazione supporti finanziariamente le imprese di trasporto concessionarie in tutti i settori. Infine, il passaggio ad autobus ecologici è attualmente ancora associato a notevoli costi supplementari che le aziende incaricate del trasporto di persone non possono sostenere da sole. AutoPostale fa affidamento sul sostegno finanziario da parte della Confederazione e apprezza che la Confederazione dia un importante contributo al raggiungimento della parità di costi tra il diesel e l’elettrico, facendosi carico di una parte dei costi di investimento aggiuntivi rispetto ai modelli e ai sistemi di propulsione convenzionali.

Soluzioni coordinate e nazionali per un sistema di trasporto pubblico svizzero di successo e un servizio pubblico forte

La sfida del passaggio a motori alternativi nel trasporto pubblico su strada va ben oltre l’aspetto del finanziamento. Conversione significa anche ampliare l’ecosistema esistente con nuovi elementi (infrastruttura di ricarica, sistemi di back-end, approvvigionamento energetico, ecc.) o garantire l’interoperabilità e la redditività economica del nuovo sistema generale. Affinché il sistema di trasporto pubblico svizzero continui ad avere successo ed essere redditizio, è essenziale che AutoPostale si concentri su un sistema generale standardizzato e integrato e che sfrutti di conseguenza i potenziali sinergici per costruire un’infrastruttura unitaria. La Posta e AutoPostale accolgono con favore il fatto che la Confederazione voglia impegnarsi per trovare soluzioni nazionali unificate, creando un servizio di coordinamento nell’ambito dei sistemi di propulsione alternativi. Ai fini di un servizio pubblico forte e di un uso efficiente dei fondi pubblici, sono fondamentali una procedura coordinata, soluzioni e standard comuni nonché il raggruppamento del know-how. Insieme al settore dei trasporti pubblici, AutoPostale è pronta a sostenere i lavori per la realizzazione del servizio di coordinamento nel settore della mobilità elettrica.

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