Il monopolio residuo per le lettere
I pilastri di finanziamento del servizio universale

Dopo una progressiva apertura del mercato dei pacchi e delle lettere, la Posta detiene ancora dal 2009 un monopolio residuo per le lettere nazionali fino a 50 grammi. I ricavi derivanti dal settore delle lettere nazionali con peso inferiore a 50 grammi contribuiscono in modo rilevante al finanziamento del servizio postale universale.

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La Svizzera dispone attualmente di un servizio universale con prestazioni postali e del traffico dei pagamenti affidabili, di alta qualità e a buon mercato che vengono finanziate con i ricavi che la Posta genera con le sue prestazioni e con il monopolio residuo.

Prestazioni del servizio di base/Servizi in regime di monopolio: Lettere fino a 50 g. Prestazioni del servizio di base/Servizi in regime di libero mercato: Lettere oltre 50 g, Pacchi fino a 20 kg, traffico dei pagamento. Prestazioni non appartenenti al servizio di base/servizi in regime di libero mercato: Espresso, pacchi oltre i 20 kg.

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Senza questo monopolio residuo, la Posta ritiene che il finanziamento del servizio universale sarebbe messo in discussione. Visto il continuo calo dei volumi delle lettere, a lungo termine i ricavi della Posta non basteranno per coprirne i costi e il contributo fornito dal monopolio residuo andrebbe compensato. Non vi sono però alternative equivalenti in vista. La conseguenza inevitabile sarebbe quindi una riduzione delle prestazioni e della qualità del servizio universale.

La diffusa aspettativa che una completa apertura del mercato porterebbe all’abbassamento dei prezzi non vale invece per il mercato delle lettere. Al contrario, la Posta prevede un tendenziale aumento dei prezzi; se le quantità si riducono, aumentano infatti i costi unitari (vedi anche il dossier sulla definizione dei prezzi). Mentre nel settore monopolistico il Consiglio federale regola i prezzi stabilendo il loro limite massimo secondo la legge in vigore, senza monopolio essi verrebbero sostanzialmente determinati dal mercato. Per i succitati motivi, la Posta giunge alla conclusione che la sospensione del monopolio residuo comporterebbe più svantaggi che vantaggi anche per i clienti finali.

Fasi di apertura del mercato e di riforma

La Posta sostiene i seguenti punti di vista

  • A eccezione del monopolio residuo sulle lettere fino a un peso massimo di 50 g, la Posta opera sul libero mercato e affronta la grande concorrenza, ad esempio, nel mercato dei pacchi.
  • Il monopolio residuo fornisce un contributo al finanziamento del servizio di base. Per garantire tale finanziamento già oggi sono necessari gli introiti provenienti dal libero mercato.
  • Se venisse sospeso, il contributo che fornisce dovrebbe essere sostituito con fonti di finanziamento alternative. Non vi sono però alternative equivalenti in vista. Per questo motivo sarebbe inevitabile un adeguamento degli incarichi di erogare il servizio di base.
  • L’aspettativa di una riduzione dei prezzi grazie all’apertura del mercato non è applicabile al mercato delle lettere.
  • In caso di sospensione del monopolio residuo gli svantaggi prevarrebbero nettamente.

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