«…fai un respiro profondo, ma non metterti necessariamente davanti a una parete bianca»

Consigli pratici per la prima videointervista di candidatura

Karin Frei
Blog
Julien si siede davanti al computer e fa una videointervista

Sezione Rich Content

Di recente per alcuni processi di reclutamento abbiamo introdotto le videointerviste, che possono essere svolte senza vincoli di luogo e orario. Dopo una prima selezione i candidati per noi interessanti ricevono un link alla pagina del tool per le videointerviste. Qui possono provare la videointervista in un ambiente di test e conoscere le funzioni del tool. Non appena si sentono abbastanza sicuri possono avviare l’intervista vera e propria, nel corso della quale vengono poste domande a cui i candidati devono rispondere in maniera spontanea entro un determinato intervallo di tempo, esattamente come succede in un normale colloquio.

La videointervista offre in questo modo ai candidati la possibilità di trasmettere un’ulteriore impressione su di sé e di rispondere alle prime domande sull’esperienza professionale o sulla motivazione che li ha spinti a candidarsi. Siamo convinti che i candidati siano più di un semplice curriculum e desideriamo dar loro il prima possibile l’opportunità di convincerci attraverso la loro personalità e le loro capacità.

Com’è fare una videointervista senza un interlocutore diretto? Quali punti occorre rispettare per svolgere una videointervista senza vincoli di luogo e orario? Qual è il modo migliore di sfruttare la videointervista per risultare convincenti?

Trovi tanti consigli di Aline, Stéphanie e Julien sulle videointerviste nel nostro video su YouTube.

Abbiamo fatto ancora qualche domanda a Julien.

Sezione Rich Content

Durante il processo di candidatura per il programma Trainee della Posta hai fatto una videointervista. Com’è stata per te?

Strana. Una cosa nuova! Non avevo mai dovuto fare un’intervista di questo tipo e inizialmente è stato piuttosto snervante abituarmi all’idea. Anche il fatto di non avere un interlocutore diretto è piuttosto inconsueto. Alla fine però l’intervista è andata molto bene; credo che il tempo investito nella preparazione sia stato ben speso. Inoltre ho potuto mostrare la mia creatività e la mia personalità. Questo mi ha aiutato a rimanere abbastanza calmo, considerate le circostanze.

Qual è stata per te la sfida maggiore?

Per me la sfida maggiore è stata da un lato la mancanza di un interlocutore diretto, senza il quale non si ha un alcun feedback o reazione. Questa cosa mi ha piuttosto disorientato. Dall’altro lato, mi ha messo alla prova anche il voler far trasparire nel video aspetti come la mia vena creativa. Ho pensato e ripensato per un paio di giorni a come fare.

Cosa faresti diversamente in caso di una nuova videointervista?

Credo che forse sarei ancora più coraggioso e sceglierei un posto diverso da casa mia. E forse sorriderei di più... Sotto questo profilo spesso il nervosismo si fa sentire.

Qual è il tuo consiglio personale per affrontare nel miglior modo possibile una videointervista?

Sarò banale ma... sii te stesso! Respira a fondo, mantieni la calma e fai vedere chi sei. In questo modo sarai già a metà dell’opera. È inoltre di certo utile prepararsi come per una normale intervista. Chiediti cosa potrebbero domandarti e per la registrazione scegli un luogo che ti faccia sentire a tuo agio. E non dimenticare: puoi anche essere creativo, non deve esserci per forza una parete bianca dietro di te.

Credi che in futuro le tecnologie digitali saranno usate sempre più nel processo di reclutamento?

Senza alcun dubbio. Man mano che le tecnologie digitali si affermeranno sarà possibile ridurre notevolmente tempi e costi richiesti dalle candidature. Credo inoltre che in futuro sempre più studenti cercheranno posti di lavoro a livello internazionale e saranno disposti a vivere in posti diversi per cogliere nuove opportunità. In questo contesto le videointerviste digitali saranno imprescindibili.

Sezione Rich Content

scritto da

Karin Frei

Specialista HR Marketing