«Vale la pena tentare», mi sono detta, quando nel febbraio di quest’anno mi sono iscritta ai campionati regionali delle professioni della mediamatica. Tutti gli anni, in ogni Cantone, si tengono appunto questi «regionali»: partecipando, le aspiranti mediamatiche e gli aspiranti mediamatici hanno la possibilità di assicurarsi una delle ambite postazioni di partenza agli SwissSkills, i campionati svizzeri delle professioni (vedi riquadro). Durante gli SwissSkills i top 25 di tutta la Svizzera si sfidano, poi, tra di loro. Ovviamente occupare un posto sul podio, ma anche la semplice partecipazione e tutto l’impegno ad essa legato, è un ottimo biglietto da visita sul curriculum vitae. Non è soltanto questo il motivo che rende auspicabile la partecipazione agli SwissSkills: durante le giornate della competizione gli apprendisti più impegnati e talentuosi delle varie professioni si incontrano in tale contesto dando vita a un’atmosfera ricca di ispirazioni. Pertanto, l’evento si presta in modo eccezionale anche per acquisire contatti.

Sotto pressione, non soltanto in modo fittizio

Ma torniamo alla qualificazione: ai campionati regionali possono partecipare gli apprendisti di mediamatica ICT a partire dal secondo anno di apprendistato. Durante la competizione, ogni partecipante deve sviluppare nel giro di tre ore un piano di marketing, un manifesto o un volantino, oltre a più modelli (mock-up) di un sito web per una ditta fittizia predefinita. Ovviamente in questo caso un fattore importante sono i tempi ristretti, dai quali il partecipante non deve farsi mettere troppo sotto pressione. Il compito viene formulato in inglese e anche il piano di marketing viene redatto in lingua inglese. Vengono valutate le idee del piano di marketing e la relativa attuazione sulla base dei progetti.

Il mio obiettivo: partecipare almeno una volta

Quando arrivò a casa l’invito al campionato regionale, non ho dovuto riflettere a lungo: durante il secondo e terzo anno di apprendistato avevo sempre rimandato la partecipazione e ora, che ero al quarto anno, mi veniva data per la prima volta la possibilità di mettere alla prova le mie capacità ai «regionali». Poiché ero arrivata all’ultimo semestre della mia formazione e il periodo di fine tirocinio era estremamente intenso, sia a scuola che in azienda, non avevo troppe ambizioni per il campionato regionale. Tuttavia non volevo perdere l’occasione di partecipare alla competizione almeno una volta durante l’apprendistato.

Tema adatto?

Per giunta, il giorno della competizione ero anche ammalata: «In queste condizioni non sarà sicuramente una performance eccellente», pensai e mi avviai piuttosto rilassata verso Berna. Ero curiosa di sapere quale ditta fittizia avesse concepito la giuria: infatti per la buona riuscita del compito è determinante il fatto che il tema sia adatto o meno. Nel leggere il compito cominciai a sentirmi sollevata: la competizione di quest’anno prevedeva di predisporre il piano per l’apertura di un nuovo negozio di fiori. Non era proprio il mio tema preferito, ma l’argomento non mi dispiaceva neppure. Dopo la competizione, non ero però sicura del fatto che il mio lavoro sarebbe piaciuto alla giuria rispetto a quelli degli altri partecipanti.

Risultato per vie traverse

È stato divertente il modo in cui alla fine sono venuta a conoscenza del risultato: una mattina, mentre facevo colazione durante le meritate vacanze in Thailandia, un amico si congratulò con me per il secondo posto. Evidentemente i risultati erano già stati pubblicati da una settimana, ma non ne ero venuta a conoscenza per via delle vacanze. Ero molto sorpresa ed entusiasta del buon risultato, ed ora sono felice di affrontare gli SwissSkills che si terranno in settembre a Berna. In attesa degli SwissSkills, insieme ad altri candidati avrò due giornate di esercitazione nel centro di formazione professionale di Berna, per essere preparata in modo ottimale al campionato.