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«Vogliamo ridurre ulteriormente le disparità tra i salari»

Con un -2,2% di differenza non giustificabile tra i salari di uomini e donne, la Posta vanta un’ottima situazione rispetto ad altre aziende, ma intende ridurre ulteriormente tale scarto. Responsabile Personale Valérie Schelker spiega quali misure concrete la Posta adotta a tale proposito e perché ha appena firmato la Carta per la parità salariale.

Marcel Suter

Sezione Rich Content

Responsabile Personale Valérie Schelker
Responsabile Personale Valérie Schelker

Valérie Schelker, le è già capitato di guadagnare meno dei suoi colleghi maschi pur svolgendo un lavoro equiparabile?

No. In ogni caso non consapevolmente.

Lei si occupa già da tempo di questo argomento. Per quale motivo?

La parità di trattamento è un argomento che mi sta molto a cuore perché, in quanto impresa parastatale, svolgiamo una funzione di esempio. Siamo contro qualsiasi forma di discriminazione e ci impegniamo a favore delle pari opportunità per tutti, indipendentemente dalla lingua, dalle radici culturali, dall’età e dal sesso.

Ciononostante le donne che lavorano presso la Posta continuano a guadagnare meno dei loro colleghi uomini…

Nel 2018, di nostra iniziativa, abbiamo incaricato per la terza volta l’ufficio BASS di verificare la parità salariale. I risultati sono confortanti. La parte non spiegabile della differenza salariale è scesa dal -3,7% del 2016 all’attuale -2,2%. A titolo di raffronto: nel 2016 nel settore pubblico lo scarto salariale era pari al -5,9% e nel settore privato addirittura del -7,7%.

Come si spiega questa differenza?

Una delle ipotesi è che le donne hanno meno dimestichezza nel trattare le condizioni di assunzione rispetto agli uomini. Da uno studio condotto in Germania è emerso che le studentesse si attendono un salario annuo iniziale inferiore di 5300 euro rispetto ai loro colleghi maschi. Se le donne iniziano il loro percorso lavorativo con un salario inferiore, le misure salariali generali servono poco per portarle allo stesso livello degli uomini. Presso la Posta il sistema salariale trasparente contribuisce alla parità degli stipendi. 

Che cosa fa inoltre la Posta?

È nostra intenzione ridurre ulteriormente la disparità non giustificabili. Ecco perché vogliamo sensibilizzare i superiori e i responsabili HR a prestare attenzione verso tale argomento già al momento dell’assunzione, ma anche nello sviluppo professionale delle donne. Inoltre abbiamo istituito un centro di segnalazione per le collaboratrici e i collaboratori. 

Il centro di segnalazione per la disparità salariale è in funzione da settembre. A cosa serve?

Le collaboratrici e i collaboratori possono rivolgersi a tale ufficio (sul sito web di Posta Coraggio www.posta-coraggio.ch) quando sospettano una disparità salariale, ma non prima di averne parlato con il loro superiore. Finora sono stati segnalati pochissimi casi.

Oggi lei ha firmato la «Carta per la parità salariale nel settore pubblico» del DFI. Qual è il motivo?

Con la firma di questa Carta vogliamo segnalare che siamo consapevoli della nostra funzione di esempio e che siamo contro qualsiasi forma di discriminazione. La Posta si impegna così non solo a promuovere la sensibilizzazione sul tema, ma anche a verificare regolarmente la parità salariale e a informare sui risultati concreti del suo impegno.

scritto da

Marcel Suter