La chiave del successo: un nostro partner racconta

Le filiali in partenariato offrono tutti i servizi richiesti quotidianamente presso una filiale gestita in proprio, ovvero il 90% circa delle prestazioni fornite dalla Posta nelle proprie filiali. Spesso sono integrate in negozi di vendita al dettaglio, drogherie, farmacie, panetterie o uffici turistici e tra la clientela godono della stessa popolarità di quelle gestite direttamente dalla Posta. È quanto emerge dai risultati dei sondaggi sulla soddisfazione dei clienti che l’azienda conduce con cadenza trimestrale. Anche in futuro la Posta investirà nella qualità delle filiali in partenariato.

Partner fin dagli albori

Nel 1992 Girolamo Dall’Ava inaugura «Dall’Ava Apre e chiude». L’impresa opera nel settore della sicurezza e offre prodotti e servizi come chiavi, cilindri, serrature, casseforti, controllo degli accessi e piani di sicurezza. Dal 2006 la società ha sede a Bellinzona-Carasso, dove si trova anche la filiale in partenariato. «Dall’Ava Apre e chiude» è, in un certo senso, nostro partner fin dagli albori. Ancora oggi, Girolamo Dall’Ava è sempre fedele alla Posta: una vera e propria storia d’amore destinata a non tramontare mai. Ma qual è la chiave di questo successo? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui.

Il concetto delle filiali in collaborazione con partner esterni è nato nel 2004 e tu ci sei stato fin dall’inizio. Potremmo quasi definirla una sorta di «storia d’amore» tra te e la Posta!

Devo ammettere che in un primo momento, quando mi è stato proposto di diventare partner della Posta, ero un po’ titubante. Temevo che questo compito si sarebbe rivelato troppo impegnativo e gravoso. Con il passare del tempo, tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori si sono però appassionati a questa nuova attività, tanto che in seguito, quando arrivava un cliente, tutti si proponevano per servirlo.

Come in ogni relazione che si rispetti ci saranno stati alti e bassi, non è così?

Effettivamente qualche problema negli anni si è verificato, non sempre tutto è filato liscio. Però, grazie alla buona collaborazione con i nostri referenti presso la Posta, tutto si è sempre risolto con la piena soddisfazione di entrambe le parti.

Negli ultimi 20 anni sono cambiate molte cose. Le ex filiali Ymago con sportello self-service sono diventate filiali in partenariato servite. Come hai vissuto questi cambiamenti?

All’inizio, quando eravamo ancora un’agenzia Ymago, la prassi prevedeva che le clienti e i clienti si «arrangiassero» da soli nell’espletare le procedure. Il nostro team è comunque sempre stato a disposizione per aiutare la clientela nei vari passaggi, soprattutto considerando che spesso non si trattava di persone giovanissime. Per questo motivo per noi non è cambiato molto con l’avvento di V-MaX.

Cosa dovrebbe migliorare la Posta per quanto riguarda le filiali in partenariato?

Partendo dal presupposto che migliorare è sempre possibile, probabilmente un aspetto da rivedere è la comunicazione. A volte vengono introdotte delle modifiche a livello di gestione che ci vengono segnalate solo a posteriori. Ribadisco però che i nostri referenti, che incontriamo due volte all’anno, sono sempre a disposizione per rispondere a ogni domanda.

Nella tua posizione di partner di lunga data, quali consigli pratici daresti alle colleghe e ai colleghi di altre filiali che non sono con noi da così tanto tempo?

Il mio consiglio è quello di tenersi sempre informati sulle procedure e di godersi il contatto con la clientela. È vero che purtroppo al giorno d’oggi le persone sono spesso di fretta e possono sembrare un po’ scostanti, ma scambiare due parole fa sempre piacere a entrambe le parti.

La Posta festeggia quest’anno il suo 175º anniversario. Cosa le auguri per il futuro?

È un gran bel traguardo! Purtroppo i tempi stanno cambiando molto velocemente e lo stesso vale per i sistemi di comunicazione. Auguro comunque alla Posta di essere sempre un’azienda leader del settore e di conservare l’immagine positiva che si è conquistata in questi anni, rimanendo sempre vicina alla popolazione.

Grazie per l’intervista.