Storie

La cartolina postale prende vita!

200 anni fa il Rigi era già la meta preferita in Europa per una gita montana. I visitatori raggiungevano la vetta a piedi oppure affrontavano il viaggio a cavallo o sulle portantine. Dal 1871 la ferrovia di montagna del Rigi, la primissima ferrovia a cremagliera d’Europa, conduce da Vitznau alla «Regina delle montagne». La Posta ha voluto celebrare il 150o anniversario di questo evento con un francobollo che va ben oltre il tipico panorama mozzafiato.

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Vitznau, ore 9.15 in punto. Si mettono in moto i vagoni rossi nostalgici della composizione del treno. Gli ingranaggi delle ruote si innestano. Il macchinista Patrik Studhalter accelera lentamente fino a raggiungere i 18 km/h, ovvero la velocità massima del treno di quasi 85 anni. A bordo c’è anche Marco Tampini, che da 31 anni lavora come addetto al recapito presso la Posta. Tra i suoi compiti figura il recapito degli invii postali sia a Vitznau che sul Rigi. Per questo chiede ironicamente: «Non ho forse l’ufficio più bello del mondo?». Effettivamente è proprio così! Non appena guadagniamo abbastanza altezza e gli alberi ci liberano la visuale, si apre davanti a noi un mondo che non potrebbe essere più romantico. Ben sotto i nostri piedi, il Lago dei Quattro Cantoni coperto da una coltre di nuvole grigie dalle sfumature metalliche. Davanti ai nostri occhi, ammiriamo le maestose vette dello Stanserhorn, del Bürgenstock e del Pilatus. «È come se la natura si rinnovasse costantemente e si mostrasse sempre in tutto il suo splendore» dice Tampini che è già stato sul Rigi innumerevoli volte, ma continua sempre a restarne affascinato.

L’addetto al recapito Marco Tampini raggiunge il Rigi con la ferrovia a cremagliera di quasi 85 anni. (Copyright: Fabian Biasio)

La Posta sempre a bordo

Da quando, nel 1871, è entrata in servizio la prima cremagliera d’Europa da Vitznau a Rigi Kulm, anche la Posta è salita a bordo per servire, in treno e a piedi, le famiglie che risiedono nelle zone montane sopra il Lago dei Quattro Cantoni e sul Rigi. In tal senso, occorre sottolineare il sostegno concreto offerto dal personale ferroviario che normalmente aiuta a caricare pacchi e lettere sui vagoni e a scaricarli, come puntualizza il macchinista Studhalter: «In realtà, in base alle esigenze, faccio un po’ di tutto: dal macchinista all’accompagnatore del treno, dal meccanico al conducente e anche il postino». Si parla e ci si aiuta vicendevolmente. Senza dubbio la storia comune e le storie comuni uniscono. Non sorprende, pertanto, che la Posta abbia creato un francobollo ad hoc per celebrare i 150 anni della ferrovia di montagna del Rigi. Non si tratta soltanto di un riconoscimento per la prestazione della tecnica ferroviaria di un tempo, ma anche di un segno di stima reciproca.

Il francobollo per il 150º anniversario delle ferrovie del Rigi. Disponibile nelle filiali della Posta e su postshop.ch.

Distribuzione al volo

Nonostante il panorama mozzafiato e il francobollo artistico del Rigi, Marco Tampini non ha molto tempo per contemplare il paesaggio o, magari, sognare ad occhi aperti durante la salita. Il macchinista Studhalter, infatti, deve rallentare ogni due-tre minuti tra Vitznau e Rigi Kaltbad per consentirgli di svolgere la sua mansione e depositare gli invii postali nelle cassette delle lettere nere con destrezza, praticamente al volo, mentre il treno avanza a passo d’uomo. Così più tardi i residenti della zona ritireranno la loro corrispondenza nelle sei cassette delle lettere di questo tipo presenti tra Vitznau e Rigi Kaltbad. In più, per tre volte il treno deve fermarsi del tutto per alcuni minuti per permettere il deposito dei pacchi.

Marco Tampini depone gli invii postali con destrezza nelle cassette delle lettere mentre il treno avanza. (Copyright: Fabian Biasio)

A piedi o con l’e-bike

In perfetto orario, alle 9.37 ci troviamo a Rigi Staffelhöhe. E, come avrete immaginato, è esattamente qui al Kräuterhotel Edelweiss che inizia il giro di recapito vero e proprio. Sono ben 70 le economie domestiche da servire fino a Rigi Kaltbad. e per completare tutto il giro di circa cinque chilometri, tra salite e discese, Marco Tampini ha a disposizione due ore, che secondo lui: «È un tempo che si adatta bene per chi è a piedi». D’estate usa spesso anche l’e-bike della Posta con il rimorchio per effettuare una parte del giro fino a Rigi Kaltbad. In queste circostanze, a circa 1500 metri di altitudine e immersi in una natura in parte selvaggia, a volte non è semplice rispettare tali tempistiche. Come è accaduto, ad esempio, a gennaio 2018 quando la tempesta «Burglind» imperversava sull’Europa con raffiche di vento fino a 200 km/h. «Sono stato costretto a cambiare la rotta di mia iniziativa perché il forte vento e la strada ghiacciata non mi consentivano più di avanzare in alcune aree particolarmente esposte», ricorda Tampini che ovviamente ha in serbo anche delle storie più allegre da raccontare: «Una volta tre bei funghi porcini mi hanno sorriso proprio sul ciglio della strada e io ho ricambiato il sorriso e ho subito deciso di coglierli e metterli in tasca».

Rigi Staffelhöhe: è qui che inizia il giro di recapito vero e proprio di Marco Tampini. (Immagine: Fabian Biasio)

Dopo il lavoro un caffè

Intanto siamo arrivati a Rigi Kaltbad che ospita anche i bagni termali e la spa progettati dall’archistar Mario Botta e la cappella di St. Michael incastonata nella roccia. Nei pressi della piazza del paese, Marco Tampini riempie dapprima le caselle postali per poi caricare su un carrello manuale i pacchi che aveva precedentemente depositato alla stazione durante il percorso. Ora inizia l’ultima fase del giro nella zona est del paese.

Ore 11.05. Finito! E ora arriva la parte più bella: c’è anche il tempo di bersi un caffè prima di ripartire alle 11.15 in direzione di Vitznau. Così ci accomodiamo a un tavolo del negozietto del paese che funge da filiale della Posta, negozio di souvenir e caffetteria. Nel frattempo il sole si fa spazio tra le nuvole grigie. Noi ci godiamo il panorama sul Lago dei Quattro Cantoni. Come per incanto, l’acqua grigiastra di questa mattina ora si tinge di blu. La cartolina postale prende vita, eccome!