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«Alexa, chiedi alla Posta quando arriva il mio invio?»

La tecnologia vocale è affascinante e da tempo non è più riservata solo agli utenti più informatizzati. Non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro, ma una cosa è certa: la Posta non resterà indietro!

Leona Sager

Sezione Rich Content

Video di Philipp Leuthold

Il navigatore in auto o il timer dell’Apple Watch sono funzioni di riconoscimento vocale installate per default nei dispositivi. Gli appassionati di tecnologia fanno uscire dal garage il tosaerba usando la propria voce, attivano l’aspirapolvere tramite un comando vocale o impostano le luci soffuse in casa sussurrando la loro richiesta. Tra gli esperti del settore c’è anche chi afferma che la voce è «the next big thing».

Nell’intervista Philipp Leuthold, Product Owner dei canali digitali esterni della Posta, risponde alle domande più impellenti sul tema della tecnologia vocale.   

A che punto è la Posta in fatto di dispositivi di riconoscimento vocale? 

Ci siamo avvicinati alla questione nell’ottobre 2021, quando sul tema c’era ancora un’atmosfera da corsa all’oro. Una volta chiarito se e come utilizzare il nostro login anche per gli smart speaker, abbiamo sviluppato una prima applicazione per entrambi i sistemi: abbiamo iniziato dal tracciamento degli invii per poi passare al servizio pick@home e, di recente, alla ricerca di sedi e servizi. In questi pochi mesi siamo riusciti a imparare molto sul tema del riconoscimento vocale e a individuarne i limiti.

Cosa si può dire dei fornitori di smart speaker?

Al momento non si può dire molto sul tema; Google si sta concentrando su Voice to App e non sappiamo ancora ciò che Amazon ha in mente di fare con Alexa.

Cosa permette di fare la Skill Alexa della Posta?

La Skill Alexa della Posta consente di tracciare e monitorare i propri invii dalla A alla Z e di utilizzare e gestire il servizio pick@home. Inoltre, da poco gli utenti possono anche trovare la filiale della Posta più vicina utilizzando la funzione di ricerca delle sedi, nonché consultare i relativi orari di apertura, gli orari di vuotatura delle cassette delle lettere e informarsi sull’ubicazione dei Postomat.

Per chi è pensata in particolare questa tecnologia?

La tecnologia vocale non si rivolge a un gruppo target specifico, ma punta a semplificare la vita di tutti. Quando si hanno le mani occupate, sporche o appena lavate, quando si entra o si esce da una stanza: è in situazioni come queste che il riconoscimento vocale viene in nostro soccorso nel quotidiano. Questi dispositivi sono mezzi di accompagnamento come lo sono, ad esempio, anche le radio: basta avvicinarsi il più possibile ad Alexa e parlare.   

È semplice installare la skill della Posta su Alexa?

Nell’app di Alexa per smartphone è possibile cercare e scaricare la skill della Posta. Dopodiché occorre aprire la skill tramite l’app di Alexa, eseguire il classico login della Posta e il gioco è fatto.

Ci sono pericoli per la protezione dei dati e la sicurezza cibernetica?

A differenza di un sito web, dove il fornitore (la Posta) e l’utente (il o la cliente) hanno uno scambio diretto, la comunicazione tramite una skill passa sempre per Amazon: l’utente dice qualcosa e il messaggio arriva ad Amazon, che lo converte in un testo scritto che poi arriverà alla Posta. La risposta invece fa il giro opposto. Le modalità di trasferimento dei dati sono definite nelle CG di Amazon. Ogni utente può decidere autonomamente se acconsentire o meno.

A che punto è la tecnologia vocale? E cosa ci riserva per il futuro?   

Per rispondere a queste domande, ci vorrebbe la sfera di cristallo. Le funzioni vocali degli smart speaker non sono (ancora) un must, anche se questa tecnologia è già molto utilizzata, ad esempio, nei sistemi di navigazione e dagli smartwatch. Alla Posta abbiamo gettato le basi necessarie per sviluppare soluzioni con il riconoscimento vocale. Grazie a questo lavoro preparatorio, siamo pronti a reagire tempestivamente quando questa tecnologia decollerà.   

Secondo te che ruolo avranno i dispositivi di riconoscimento vocale nel futuro della Posta?   

Lo sviluppo di questa tecnologia dipenderà dall’utenza. Se inizierà a essere utilizzata in tutte le case, verranno offerte più skill e il loro uso diventerà sempre più interessante: è un po’ come la classica storia dell’uovo e della gallina. Ma una cosa è certa: se questa tecnologia prenderà piede, alla Posta siamo pronti a cavalcare subito l’onda.

Vi siete già chiesti quale sarà il futuro di questa tecnologia?

Utilizzate il riconoscimento vocale? Quali sono secondo voi i vantaggi e gli svantaggi? E che potenziale immaginate per queste funzioni nel futuro?

Condividete esperienze, preoccupazioni e domande nei commenti. La vostra opinione ci interessa!

Su Post-App e Voice-App per smartphone trovate maggiori informazioni sulla skill vocale della Posta.

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Leona Sager

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Area d’ingresso di una filiale