Per poter stipulare un’ipoteca avete bisogno di sufficiente capitale proprio, ossia almeno il 20% del prezzo di acquisto dell’immobile desiderato. Sono considerati capitale proprio anzitutto la disponibilità in conto e i depositi a risparmio, l’avere previdenziale del 3º pilastro, i titoli e i fondi, gli anticipi di eredità e le donazioni.

Se, considerando tutte queste fonti, non arrivate al 20% richiesto, potete ricorrere anche agli averi previdenziali del 2º pilastro (cassa pensioni) o a prestiti privati. Tuttavia occorre garantire che almeno il 10% del prezzo d’acquisto, ossia la metà del capitale proprio richiesto, provenga da risorse disponibili come ad esempio la disponibilità in conto o l’avere del 3º pilastro.

Se possedete una casa o un appartamento, dovete essere in grado di assumervi i costi ordinari dell’immobile. Per il calcolo dei costi dell’immobile vengono considerate le seguenti spese:

• Interesse ipotecario = 5% dell’importo del credito
• Spese accessorie e di mantenimento = 1% del prezzo d’acquisto o del valore di mercato
• Ammortamenti = rimborso della 2ª ipoteca

L’interesse ipotecario viene volutamente calcolato con un tasso d’interesse superiore agli attuali tassi d’interesse di mercato. Le spese accessorie e di mantenimento comprendono ad esempio i costi per l’elettricità, il riscaldamento, l’assicurazione e gli oneri per la manutenzione dell’immobile. L’ammontare degli ammortamenti è determinato dal capitale proprio impiegato e dalla vostra età.

Affinché la vostra ipoteca sia sostenibile a lungo termine, i costi per l’immobile non possono superare il 33% del vostro reddito lordo.

Chi concede il credito non vuole solo sapere se siete in grado di sostenere i costi dell’immobile, ma anche se con ogni probabilità sarete affidabili nel farlo. A tale scopo il creditore esegue un cosiddetto controllo della solvibilità: esamina per esempio il rapporto tra le vostre entrate e uscite e verifica se vi è già capitato di essere oggetto di esecuzione.

Se potete rispondere sì a queste tre domande, avete buone possibilità di ottenere un’ipoteca. A questo punto la domanda è:

Anche per le ipoteche vale il principio che solo con molta fortuna la prima offerta è anche la migliore. Se non volete fidarvi, non potete prescindere dall’effettuare un confronto. Ma se in passato si dovevano fare infinite ricerche su internet o passare da una banca all’altra, oggi si può sbrigare tutto comodamente dal divano grazie alle app che confrontano le ipoteche, come Valuu di PostFinance La landing page non risponde ai criteri di accessibilità. Basta inserire i dati di base del vostro finanziamento immobiliare e l’app seleziona le ipoteche che fanno al caso vostro tra oltre cento offerte di banche svizzere, assicurazioni e casse pensioni. Con Valuu potete anche stipulare direttamente online l’ipoteca scelta, semplicemente fotografando e/o caricando la documentazione richiesta. Questi servizi di comparazione vi permettono non solo di risparmiare molto tempo, ma con grande probabilità anche molto denaro: a seconda dei casi diverse migliaia di franchi all’anno.

Tra l’altro, anche chi riscatta un’ipoteca dovrebbe effettuare un confronto

Se la vostra ipoteca è in scadenza, dovreste cogliere l’occasione e prendere in considerazione di cambiare operatore con l’obiettivo di sfruttare il potenziale di risparmio, talvolta molto elevato. Anche in questo caso, un’app di comparazione delle ipoteche vi permette di trovare in modo rapido e semplice l’alternativa più conveniente.