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Recapito a emissioni zero: la mobilità elettrica sbarca anche a Ginevra

Da metà novembre 2023 anche nella città di Ginevra vengono utilizzati esclusivamente veicoli elettrici della Posta per il recapito di lettere e pacchi senza emissioni di CO2. Così la Posta si avvicina sempre più all’obiettivo di un recapito a impatto climatico zero in tutta la Svizzera a partire dal 2030. Una collaboratrice di Zurigo e un collaboratore di Berna raccontano le loro esperienze con i nuovi veicoli.

Ramona Schafer

Sezione Rich Content

L’immagine mostra l’e-mobile nel recapito

Dopo Berna e Zurigo, Ginevra è la terza città in cui la Posta da metà novembre 2023 recapita gli invii a emissioni zero di CO2 tramite veicoli propri. Ciò significa che d’ora in poi le circa 191’000 economie domestiche ginevrine si vedranno consegnare ogni anno quasi 32 milioni di lettere e 2,5 milioni di pacchi a bordo di veicoli elettrici. La Posta sarà così in grado di ridurre le proprie emissioni di CO2 di 576 tonnellate l’anno. Questo equivale a 72 giri del mondo in macchina.

Veicoli più silenziosi e facili da usare

A Ginevra sono attualmente in uso 210 veicoli elettrici per il recapito, 76 dei quali sono stati acquistati di recente. La Posta alimenta tutti i suoi veicoli elettrici a tre e a quattro ruote con energia ecologica certificata «naturemade star» proveniente al 100% da fonti rinnovabili svizzere. Uno dei vantaggi è che, essendo più silenziosi, questi mezzi contribuiscono a ridurre l’inquinamento acustico sia per le persone residenti che per le collaboratrici e i collaboratori della Posta.

Per avere un’idea di cosa può aspettarsi il personale addetto al recapito a Ginevra, abbiamo chiesto un parere a chi ha già avuto modo di provare i nuovi veicoli: Rrezarta Beqiri, addetta al recapito a Urdorf (ZH), e Visar Qerimi, responsabile team e addetto al recapito a Ostermundigen (BE) raccontano le loro esperienze. «Guidare è diventato molto più semplice dato che si tratta di veicoli automatici», afferma Rrezarta Beqiri. Anche Visar Qerimi ne è entusiasta. Un aspetto negativo per entrambi è che questa prima generazione di veicoli elettrici non supera gli 80 km/h, cosa particolarmente evidente in autostrada.

Ricaricare correttamente e farsi notare

Con oltre 7000 veicoli, la Posta possiede già il più grande parco veicoli elettrico per il recapito della Svizzera. E i numeri sono destinati ad aumentare: nella primavera del 2024 il recapito a emissioni zero di CO2 sarà infatti esteso anche alla città di Basilea, mentre Bienne, Winterthur e Lucerna seguiranno a loro volta a partire dal 2025. Dal 2030 la Posta intende infatti recapitare in tutta la Svizzera l’intero volume di lettere e pacchi a impatto climatico zero. Inoltre, dal 2040, l’azienda mira a raggiungere l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero.

Il responsabile team e addetto al recapito Visar Qerimi ha alcuni consigli per le colleghe e i colleghi di Ginevra e delle città non ancora toccate dal progetto. «È importante che il personale riceva una formazione adeguata su come gestire le operazioni di ricarica», afferma. «Basta non perdere l’apposita carta e assicurarsi sempre che il veicolo sia collegato correttamente». Rrezarta Beqiri aggiunge: «Dato che adesso i nostri veicoli sono molto più silenziosi, bisogna prestare maggiore attenzione e fare in modo di farsi notare dagli altri utenti della strada. Non sentendoci arrivare, le persone non si spostano automaticamente». Secondo l’addetta al recapito, la clientela di Zurigo è felice che la Posta utilizzi ora solo mezzi elettrici: «In città sono in molti a notare la scritta verde sui veicoli e spesso riceviamo riscontri molto positivi».

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Ramona Schafer

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