La sigla UNICEF sta per «United Nations International Children’s Emergency Fund». L’organizzazione è stata insignita del Premio Nobel nel 1965, mentre nel 1989 è stata stipulata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. Numerosi sono stati gli interventi in zone di guerra come ad esempio Vietnam, Cambogia ed El Salvador o in seguito a catastrofi naturali, come lo tsunami che ha investito le coste dell’Oceano Indiano nel 2004 e il terremoto ad Haiti nel 2010.

Dal 1961 l’UNICEF punta in particolare a garantire l’istruzione a ogni bambina e ogni bambino. Anche per questo obiettivo sono stati conseguiti importanti successi: mentre negli anni ’50 solo la metà di tutti i bambini in età scolare del mondo aveva la possibilità di frequentare una scuola, oggi la percentuale è superiore al 90%. Tuttavia la metà degli studenti che finiscono la scuola è a malapena in grado di leggere e scrivere correttamente – condizione ulteriormente aggravata dalla pandemia di COVID-19. Lo scorso anno, la chiusura delle scuole ha toccato 1,6 miliardi di bambini in oltre 190 paesi. 168 milioni di ragazze e ragazzi non hanno avuto accesso all’istruzione per più di un anno e 463 milioni di bambini non hanno la possibilità di usufruire dell’apprendimento digitale. L’impegno dell’UNICEF resta quindi fondamentale. 

Il tema dell’istruzione per ogni bambina e ogni bambino è pertanto al centro dei due francobolli speciali emessi per l’anniversario dell’organizzazione.