Audaci, assetati di sapere, giovani e intraprendenti: ecco l’identikit della generazione Z. Anche lo Swiss Economic Forum (SEF) ha riconosciuto le loro potenzialità. Da diversi anni organizza pertanto i camp SEF.NextGen, uno in primavera e uno in autunno.

La scorsa settimana si è svolto a Bienne quello autunnale. Una trentina di giovani si sono immersi nell’affascinante mondo dell’imprenditoria cimentandosi in tre casi realistici. Erano presenti: GlobetrotterTarget not accessible, la BLS Schifffahrt AGTarget not accessible e la Posta, che da tre anni sostiene il progetto come partner strategico.

Fra le e i partecipanti c’era anche Marinna, 25 anni. Per lei, il tema dell’imprenditorialità internazionale non è un territorio inesplorato, ma pur avendo conseguito una laurea in economia aziendale afferma che partecipare al camp è un’esperienza arricchente. Del SEF.NextGen Camp apprezza particolarmente le occasioni di confronto con le altre e gli altri partecipanti: «Appartengo già alla fascia più anziana della generazione Z (ride), quindi trovo molto stimolante ascoltare il punto di vista dei giovanissimi».

Il caso: la Posta a portata di mano

La nostra quotidianità diventa sempre più digitale e le esigenze delle persone cambiano in continuazione: i dati e la loro gestione semplice e accurata diventano sempre più importanti. Insieme alle cinque società del gruppo, la Posta offre soluzioni complete e affidabili, promuovendo l’interconnessione digitale in modo semplice e sicuro. Ne è un esempio l’app ePost, la cassetta delle lettere digitale della Posta.

Ma come deve essere sviluppata, ampliata, modificata e commercializzata questa app affinché la generazione Z la usi davvero? Le e i partecipanti al SEF.NextGen Camp hanno raccolto questa sfida. Com’è andata? Ci sono stati risultati sorprendenti, frutto di chi sa pensare al di fuori degli schemi.

Tutte le idee e i suggerimenti delle e dei giovani vengono ora verificati internamente con l’obiettivo di passare alla fase di attuazione e tenere al corrente i giovani adulti.

Kevin, partecipante della Svizzera orientale, ritiene positivo e necessario che le aziende diano voce sempre più spesso anche ai giovani: «In fondo siamo quelli destinati a rimanere più a lungo. Molti grandi gruppi fanno semplicemente ciò che da decenni si dimostra efficace. Per la giovane clientela, però, ci vuole sotto molti aspetti un cambio di paradigma. Per questo, apprezzo in modo particolare il fatto che anche la Posta sia interessata alle nostre opinioni e idee».