Il servizio postale universale del futuro
Dibattito aperto nella società e nel mondo politico

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Da quasi 175 anni ormai la Posta contribuisce con i propri servizi a migliorare la qualità della vita della popolazione e consolidare la posizione della piazza economica svizzera. Le Legge sulle poste attualmente in vigore è stata elaborata 15 anni fa e nel frattempo le esigenze e le abitudini delle persone sono fortemente cambiate. Pertanto, per fare in modo che la storia di successo della Posta possa proseguire, è necessario iniziare fin da subito a discutere sulle condizioni quadro legali adatte per il futuro. Il processo è stato già avviato dalla Confederazione con l’introduzione della commissione di esperti guidata da Christine Egerszegi e il mandato di approfondimento assegnato al DATEC. Inoltre, anche la società e il mondo politico discutono già della questione.

Premessa

L’attuale legislazione sulle poste è stata elaborata 15 anni fa. All’epoca, nell’arco di un anno, ogni abitante della Svizzera riceveva in media circa 400 lettere ed effettuava circa 30 versamenti in contanti nella rete di filiali della Posta. Da allora le abitudini di vita e di consumo sono fortemente cambiate: nel 2021, infatti, ogni persona residente in Svizzera ha ricevuto in media solo la metà delle lettere ed effettuato 11 versamenti in questo modo, delineando una tendenza che da qui al 2030 continuerà a crescere.

Al tempo stesso la domanda di servizi digitali è in aumento: la società sta evolvendo sempre di più verso una digitalizzazione completa, che ormai caratterizza anche il modo in cui si comunica nel quotidiano. Per continuare a garantire un servizio pubblico solido e capace di offrire un valore aggiunto alla Svizzera, il servizio universale del futuro deve adeguarsi a questi cambiamenti sociali e tecnologici.

Sviluppo del servizio postale universale

Rielaborare la legislazione postale e accompagnarla fino alla sua nuova entrata in vigore implica un processo piuttosto lungo. I lavori sono stati avviati nel 2022, quando il Consiglio federale ha nominato la commissione di esperti indipendente guidata dall’ex consigliera agli Stati Christine Egerszegi. Nel suo rapporto, questa commissione è giunta alla conclusione che a breve termine l’attuale legislazione sulle poste risulterà obsoleta alla luce dei cambiamenti sociali in atto.

Sulla base di tale rapporto, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di valutare diverse possibilità per l’ulteriore sviluppo del servizio universale nel settore dei servizi postali e del traffico dei pagamenti e di condurre ricerche approfondite per chiarire le questioni aperte sulla necessità e sull’attuabilità di un servizio universale digitale. A tal proposito il DATEC presenterà un suo rapporto all’inizio del 2024.

La commissione di esperti chiede una modernizzazione del servizio postale universale sottolineando i seguenti aspetti:

  • la logistica postale acquisirà sempre più importanza;
  • nel servizio universale del futuro dovranno essere sempre più integrati anche i servizi digitali;
  • da qui al 2030 la comunicazione digitale sarà molto diffusa, motivo per cui è possibile che a partire da allora la Posta A sia esclusa dal servizio universale;
  • il servizio universale nel traffico dei pagamenti deve essere mantenuto e messo a gara;
  • a seguito del calo dei volumi delle lettere il monopolio residuo sta perdendo la sua importanza e dovrà quindi essere abolito.

Il dibattito è aperto

Il dibattito politico e sociale sulla questione è già in corso. Un importante contributo a questa discussione è fornito dal libro bianco sul futuro del servizio postale universale pubblicato dal Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB). In questo documento, personalità di spicco del panorama parlamentare e amministrativo avanzano diverse idee sulla forma che il servizio pubblico della Posta dovrebbe assumere in futuro. Nonostante i diversi punti di vista e le varie esigenze, le autrici e gli autori sono d’accordo nel dire che, sia a livello politico sia all’interno della Posta, occorre necessariamente agire per il servizio universale del futuro.

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La Posta è l’azienda parastatale che esiste da più tempo e che deve continuare a esistere anche in futuro. In tal senso bisogna avere il coraggio di ripensare il mandato di servizio universale e sfruttare appieno le innovazioni.

Martin Candinas, presidente del Consiglio nazionale 2022/2023 (Alleanza del Centro)

Il settore delle lettere passerà dall’essere un’attività di massa a rappresentare un comparto di nicchia, e questo non tra dieci anni ma in un futuro prossimo. Ecco perché, come possiamo già osservare nel contesto europeo, è inevitabile procedere a una riduzione delle prestazioni.

Christoph Ammann, consigliere di Stato e capo della Direzione dell’economia, dell’energia e dell’ambiente del Cantone di Berna (PS)

La trasformazione digitale riguarda anche il servizio pubblico. […] Anche in ambito postale c’è bisogno di soluzioni digitali all’avanguardia.

Adrian Wüthrich, presidente Travail.Suisse / Ex consigliere nazionale (PS)

Il trattamento affidabile e attento dei dati sensibili e personali fa per così dire parte del DNA della Posta. Pertanto, si tratta a giusto titolo di un’attività sulla quale l’azienda punta, sia nel settore sanitario come fornitore di sistemi per la CIP sia nell’ambito delle prestazioni amministrative digitali legate, ad esempio, all’identità elettronica.

Thomas Weber, consigliere di Stato e responsabile della direzione dell’economia e della sanità del Cantone di Basilea Campagna (2013-2023, UDC)

La Posta dovrebbe quindi poter stabilire autonomamente il modo in cui desidera configurare i punti di accesso alle sue prestazioni legate al servizio universale, potendo scegliere ad esempio se offrirle nelle sue stesse filiali o nei punti di accesso che sorgono ad esempio in un negozio di paese, se farlo nella dimensione fisica o in quella digitale e via dicendo.

Prof. em. Matthias Finger, EPFL – Center for Digital Trust, Losanna

Mi piacerebbe che, nella rete postale del futuro, il personale della Posta assumesse una funzione di collegamento e fornisse supporto alla popolazione nell’ambito della digitalizzazione.

Edith Graf-Litscher, Ex consigliera nazionale (PS)

Posizione della Posta

La Posta conferma il suo impegno per un servizio pubblico solido anche dopo il 2030: il servizio postale universale deve mantenere la sua elevata qualità ed essere disponibile in tutta la Svizzera con prestazioni rilevanti. Dal punto di vista della Posta, dal 2030 il servizio universale poggerà su tre pilastri:

  • una logistica sostenibile e affidabile
  • una comunicazione digitale semplice e sicura
  • un accesso alle prestazioni a livello locale semplice e comodo

Altri link e documenti