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BDFIL 2024 a Losanna e tanti fumetti dalla trama gialla postale

Il festival del fumetto BDFIL, in programma dal 15 aprile, si terrà per il secondo anno consecutivo nel quartiere della stazione ferroviaria di Losanna e, in particolare, all’interno di spazi messi generosamente a disposizione dalla Posta. Ça va sans dire che la co-direttrice dell’evento, la Consigliera nazionale Léonore Porchet, è una fan del mondo giallo! Scoprite quanto è emerso dal nostro incontro.

Corinne Tschanz

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Artista Vamille
Nel panorama culturale della città di Losanna e della Svizzera, il BFDIL continua a scrivere la sua storia su uno sfondo giallo postale. Nella foto Léonore Porchet si trova all’ingresso dell’esposizione, in quella che una volta era l’entrata della filiale della Posta della stazione, davanti a una maestosa scala mobile ormai fuori uso. © Corinne Tschanz

Il BDFILTarget not accessible è parte integrante della scena culturale di Losanna. Nel cuore della capitale vodese, nel corso degli anni il festival si è trasformato in un appuntamento imperdibile nel panorama dei fumetti, a livello sia svizzero sia internazionale, e nel 2023 ha riunito ben 26’000 visitatrici e visitatori di tutte le età. In programma dal 15 al 28 aprile 2024, la 18a edizione dell’evento si terrà per il secondo anno consecutivo nel quartiere della stazione ferroviaria della città e, in particolare, all’interno di spazi messi generosamente a disposizione dalla Posta, tra cui le vecchie gigantesche rampe di scarico della corrispondenza che ricoprono circa 3000 m2

«Se il numero postale d’avviamento di Losanna è 1000, è perché questa città è stata la prima ad avere un centro di spartizione. Il tutto grazie all’esposizione nazionale che ha accolto nel 1964», spiega con orgoglio Léonore Porchet, Consigliera nazionale di Losanna nonché co-direttrice del BDFIL che, entusiasta, aggiunge: «Ecco perché siamo letteralmente al centro della storia della Posta e per noi è importante collaborare con questa azienda che, oltre ad essere la nostra vicina, eroga un servizio pubblico che interessa tutte e tutti!». In effetti, la maggior parte degli spazi espositivi del BDFIL si collocherà sulle vecchie grandi rampe della Posta, sulle quali si vedono ancora le botole in cui una volta veniva scaricata la corrispondenza. Inoltre, per accedere all’esposizione, le visitatrici e i visitatori dovranno passare per quella che era la porta principale della filiale della stazione, trovandosi di fronte una maestosa scala mobile ormai fuori uso. Una volta dentro, al piano terra della struttura, il pubblico potrà accedere a un apposito spazio in cui verrà presentata VamilleTarget not accessible, un’artista originaria della Svizzera romanda appartenente alla nuova generazione dei fumetti, mentre in cima alla scala mobile verranno allestiti un’area ludo-pedagogica pensata per i più piccoli e diversi atelier. Il tutto nel bel mezzo di vecchi sportelli postali.

BDFIL 2024 il poster

Un pitch ispirato alla Posta

Quest’anno il legame con la Posta sarà messo in particolare evidenza dall’esposizione «Rire en plan(ches)», allestita nel quartiere artistico Plateforme 10. In questo contesto 23 artiste e artisti del panorama fumettistico svizzero e internazionale hanno accettato la sfida di inventare una storia in formato fumetto a partire dal seguente pitch proposto dalla serie «Bon ben voilà» di RTS Couleur 3 e ispirato al mondo giallo: un uomo trova nella sua cassetta delle lettere un invito di ritiro di un invio nonostante sia stato tutto il giorno in casa... Cosa è potuto succedere? Chi è il fattorino e perché non ha suonato al campanello? Il pubblico scoprirà anche il modo in cui il testo si trasforma in disegno e in formato video. «È vero che con l’esposizione Rires en plan(ches) quest’anno abbiamo creato un legame molto forte con la Posta», afferma entusiasta la co-direttrice del BDFIL. Tra l’altro, per l’occasione l’azienda ha messo a disposizione del materiale postale e il nome delle artiste e degli artisti apparirà su alcuni avvisi di ritiro. «La Posta è un’azienda che appartiene alle persone! E alla luce delle mie funzioni da parlamentare federale questo è ancora più importante per me. Tra l’altro, stimo molto il mio fattorino», aggiunge Léonore Porchet sorridendo. 

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Tra un fumetto e l’altro fin dall’infanzia

Laureata in storia dell’arte all’Università di Losanna, Léonore Porchet è letteralmente cresciuta tra i fumetti: «Questo mondo è parte della storia della mia famiglia; mio padre era responsabile delle esposizioni del Festival di Sierre». Dopo aver lavorato al BDFIL come volontaria fin dalla creazione dell’evento 19 anni fa, dal 2022 Porchet ricopre il ruolo di co-direttrice del festival insieme a Gaëlle Kovaliv.

Léonore Porchet ha scoperto i primi fumetti in compagnia di Tintin, Asterix e Obelix, Paperon De’ Paperoni e Yakari e oggi confessa di essere una grande fan di Tom Tirabosco, fumettista del panorama ginevrino che oltre ad essere l’ospite d’onore della 18a edizione del BDFIL, è stato anche protagonista di un’esposizione organizzata da suo padre a Sierre. Che mondo quello dei fumetti... «Sapevate che ogni quattro libri venduti nell’Europa di lingua francese uno è un fumetto?», conclude la nostra appassionata co-direttrice del festival.

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© Corinne Tschanz

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Corinne Tschanz

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