Addetto al recapito consegna una lettera a una cliente vicino a una fontana, 1942. Fonte: Museo della comunicazione

La storia della Posta
Un viaggio nel tempo dal 1849 ai nostri giorni

Sezione Rich Content

175 anni della Posta

Partite con noi per un viaggio nel tempo nel passato, nel presente e nel futuro.

  • 2024

    175 anni della Posta

    Dal 1849 la Posta crea collegamenti tra monti e valli, villaggi e città, regioni linguistiche, giovani e meno giovani, lavoro e tempo libero.

    Grafica per i 175 anni della Posta
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  • 2023

    Nuovo logo della Posta

    Una Svizzera che cambia ha bisogno di una Posta che cambi con lei. Per rendere ancora più visibile il suo impegno per il futuro, la Posta modernizza il proprio logo. In futuro, si presenterà sull’intero territorio nazionale con lo stesso logo, trasformandolo così in un elemento in grado di unire le diverse regioni linguistiche. Il logo modernizzato coniuga in sé tradizione e innovazione. Inoltre, questo logo è espressione di una Posta in continuo mutamento e con lo sguardo sempre rivolto al futuro.

    Logo della Posta
  • 2020

    La Posta e l’emergenza coronavirus

    A causa della pandemia di COVID-19, vengono decretate diverse misure di contenimento che comportano una rapida crescita del commercio online. La Posta recapita 182,7 milioni di pacchi: un numero che segna un record assoluto.

  • 2018

    Il caso delle sovvenzioni di AutoPostale

    AutoPostale Svizzera SA è su tutti i giornali per aver attuato una prassi contabile non conforme alle norme sull’impiego dei sussidi tra il 2007 e il 2018. L’azienda rimborsa alle parti lese (Confederazione, Cantoni e Comuni) l’intero ammontare degli importi venuti meno, compresi gli interessi. Inoltre, AutoPostale versa volontariamente anche un ulteriore rimborso per le sovvenzioni indebitamente percepite, già cadute in prescrizione. Per la Posta si tratta di un passo importante nel dare piena risposta rispetto a quanto accaduto e un requisito fondamentale per un nuovo inizio.

    Un autopostale con una zona industriale sullo sfondo.
  • 2012

    Verso la neutralità climatica

    Dal 2012 la Posta compensa le emissioni di CO2 degli invii della posta-lettere per la Svizzera. Dall’inizio del 2017 tutti i veicoli per il recapito, circa 6000 mezzi a due o tre ruote, saranno alimentati a batteria. Gli sforzi della Posta per ridurre il proprio impatto ambientale sono iniziati negli anni Novanta, concentrandosi soprattutto sulla mobilità.

    Logo dell’invio «pro clima»
  • 2009

    Tre centri lettere di ampia portata

    Dopo quelli di Zurigo-Mülligen ed Eclépens, entra in servizio anche il centro lettere, a Härkingen. Si conclude così il più grande progetto mai realizzato nella storia della Posta, che ha permesso di ripensare l’intero iter della lavorazione delle lettere.

    Centro lettere Härkingen
  • 2004

    Liberalizzazione del mercato dei pacchi e delle lettere

    Il 1º gennaio 2004, in Svizzera viene liberalizzato il mercato dei pacchi. La soglia del monopolio relativo alle lettere verrà ridotta a 100 g nel 2006, per poi passare a soli 50 g tre anni dopo.

    Un fattorino sposta diversi pacchi dal furgone al carrello manuale.
  • 2002

    CCL per il personale della Posta

    Dopo due anni di serrate trattative, la Posta e le parti sociali firmano il contratto collettivo di lavoro (CCL) Posta che entra in vigore il 1º gennaio 2002. Prima di questa data, era l’Ordinamento dei funzionari (OF) a disciplinare le condizioni d’impiego dell’azienda.

    Collaboratori che spartiscono gli invii nella sede della Sihlpost di Zurigo. Fonte: Michael Freisager (fotografo) / Museo della comunicazione
  • 2001

    Riassetto della rete degli uffici postali

    Le abitudini della clientela cambiano: negli uffici postali vengono impostati sempre meno pacchi e lettere e anche i versamenti effettuati allo sportello sono in costante diminuzione. La Posta prevede di ridurre il numero degli uffici postali da 3500 a 2500.

    Ufficio postale con impianto di caselle postali.
  • 1998

    Introduzione di yellownet (e-finance)

    La Posta sfrutta le possibilità della crescente digitalizzazione sia per ottimizzare i processi di lavoro interni sia per offrire nuove prestazioni. Così nel 1998, PostFinance lancia «yellownet» e rientra tra i pionieri della gestione patrimoniale elettronica.

    Una carta PostFinance inserita in un apparecchio di lettura.
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  • 1998

    La fine delle PTT

    Le PTT vengono sciolte dando vita a due aziende: La Posta Svizzera e Swisscom SA. Questa scissione pone fine a una storia comune durata più di 70 anni.

    Il logo di Swisscom nel 1998 e quello della Posta nel 1999.
  • 1997

    Furto alla Posta di Fraumünster

    Settembre 1997, Posta di Fraumünster a Zurigo: cinque giovani uomini si introducono nel cortile interno a bordo di un furgone e rubano 53 milioni di franchi in soli quattro minuti.

    Un furgone Fiat Fiorino 1.6 parzialmente bruciato: il veicolo utilizzato per la fuga dai rapinatori della Posta di Fraumünster. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1991

    Introduzione della Posta A e B

    Due velocità di consegna, due tariffe: la scelta alla clientela. All’inizio, una lettera di Posta A costa 80 centesimi e viene recapitata entro un giorno, mentre una lettera di Posta B costa 50 centesimi e viene consegnata tra i due e i quattro giorni dopo l’impostazione.

  • 1978

    Prelevare denaro al Postomat, un gioco da ragaz

    Nell’ufficio postale Schanzenpost di Berna viene messo in funzione il primo Postomat.

    Una cliente preleva denaro al Postomat. Foto: Peter Baur, Herrenschwanden. Fonte: Museo della comunicazione
  • Dal 1972

    La carriera di quadro diventa accessibile anche alle donne

    Le posizioni di quadro alla Posta si aprono anche alle donne. Nel 1974 le prime donne vengono assunte nel servizio ambulanti, un settore tradizionalmente maschile che era considerato una tappa di formazione per chi ambiva alle funzioni direttive delle PTT.

    Anna Nater, la prima donna sulla carrozza ambulante. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1964

    Introduzione dei numeri postali d’avviamento

    Il 1º ottobre 1964 vengono introdotti i numeri postali d’avviamento, che semplificano notevolmente la spartizione degli invii. Per compiere questa mansione, d’ora in poi non sarà più necessario conoscere la geografia a menadito. Tale sistema pone le basi per la futura spartizione meccanica.

    Manifesto della Posta con lo slogan «Jedesmal – Postleitzahl» («Località numerata – Lettera accelerata») del 1965. Fonte: Museo della comunicazione
  • 1961

    L'ultima posta a cavallo

    Sulla linea Avers–Juf si conclude l’ultima corsa della posta a cavallo della Svizzera. Questo si inserisce nel contesto di un ampio programma di razionalizzazioni delle operazioni postali iniziato negli anni ’60.

    Una diligenza postale nella Val d’Avers, l’ultima posta a cavallo della Svizzera, nel 1958. Fonte: Museo della comunicazione
  • 1932

    Il marchio PTT

    La Posta e i servizi di telegrafo e telefono vengono riuniti sotto un unico marchio e si presentano insieme utilizzando uno stemma rettangolare. La Confederazione autorizza ufficialmente le PTT a servirsi della croce svizzera. Il colore «giallo postale» diventerà obbligatorio solo nel 1939. Prima di questa data viene utilizzato essenzialmente per le diligenze postali e gli autopostali.

    Lo stemma rettangolare delle PTT decorato con la croce svizzera e il corno postale. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1927

    Diplomi e uniformi

    La Posta non si abbandona mai: dai tempi delle PTT, la maggior parte degli impiegati postali sono funzionari che restano fedeli al loro datore di lavoro fino al pensionamento. I loro rapporti di lavoro sono fondati sull’Ordinamento dei funzionari del 1927. Al lavoro si applicano prescrizioni molto dettagliate. Lo statuto di funzionario viene abolito solo nel 1998.

    Fattorini intenti a spartire gli invii e a caricarli sui veicoli per il recapito.
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  • 1920 a 1998

    La storia dell’Azienda delle poste, dei telefoni e dei telegrafi (PTT)

    Un viaggio comune che dura più di 70 anni: negli anni Venti la Posta e i servizi di telegrafo e telefono si fondono sotto le PTT. Le loro strade si dividono nel 1998 con la nascita della Posta e di Swisscom SA.

    Ittenthal (AG), 1923: un postino con un veicolo per il recapito a tre ruote stracolmo. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1914-1945

    La Posta, intermediaria durante i conflitti mondiali

    In collaborazione con la Croce Rossa, la Posta trasporta diverse centinaia di milioni di invii di prigionieri di guerra e internati senza spese di porto. Al termine delle mobilitazioni del 1914 e del 1939, la posta militare svizzera aumenta in modo vertiginoso: la posta da campo franco di porto rappresenta fino al 25% del volume delle lettere in Svizzera.

    Corrispondenza dei prigionieri di guerra a Basilea, sacchi postali impilati prima di proseguire il trasporto, intorno al 1945. Fonte: Robert Spreng (fotografo) / Museo della comunicazione
  • 1906

    Il primo autopostale, l’inizio di un lungo viaggio

    La prima corsa di automobile postale collega Berna a Detligen. Ma bisognerà aspettare ancora alcuni anni prima di sentir risuonare il famoso «tü-ta-too».

    La prima generazione di autopostali nel cortile della Posta centrale di Berna nel 1906. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1906

    Traffico dei pagamenti mediante la Posta

    La Posta viene dotata di un «servizio dei conti correnti e delle girate in quanto fornitrice ideale grazie alla sua fitta rete composta da 4000 sedi d’esercizio. Ormai chiunque può aprire un conto ed effettuare transazioni senza contanti.

    Sportello dei conti correnti postali della Posta centrale di Ginevra, 1935. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1889

    Il collante tra vita civile e realtà militare

    Nasce la posta da campo. Il suo mandato di base consiste nel garantire l’approvvigionamento postale all’esercito e alle sue truppe, fungendo da collante tra la vita civile e la realtà militare.

    Ufficiali e soldati  della posta da campo, Renens 1895. Fonte: Museo della comunicazione
  • 1880-1900

    Primo boom dell’edilizia postale

    Nelle capitali cantonali e in altre importanti località sorgono circa 26 edifici postali monumentali. Piccole o grandi che siano, con queste strutture la Posta rappresenta il nuovo Stato federale in tutte le regioni della Svizzera.

    Posta centrale di San Gallo, 1887. Fonte: Museo della comunicazione
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  • 1874

    Traffico postale internazionale

    A seguito della creazione dell’Unione postale universale a Berna, nel 1874 viene negoziata una Convenzione postale universale. Questo progetto vede la Svizzera profondamente impegnata. Nel traffico internazionale la corrispondenza viene trasportata per via ferroviaria e marittima. Gli aerei diventeranno un mezzo importante al termine del secondo conflitto mondiale.

    Logo dell’Unione postale universale, intorno al 1956. Fonte: archivio delle PTT
  • 1870

    «Tanti saluti da…»

    La Svizzera è il quarto Paese al mondo a introdurre la cartolina postale. Il relativo porto costa solo la metà di quello delle lettere. Con l’espandersi del turismo, nei decenni successivi si avrà un vero e proprio boom delle cartoline postali.

    La Svizzera è il quarto Paese al mondo a introdurre la cartolina postale. Il relativo porto costa solo la metà di quello delle lettere. Con l’espandersi del turismo, nei decenni successivi si avrà un vero e proprio boom delle cartoline postali.
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  • 1857

    Introduzione dell’ambulante postale

    A partire dalla metà del XIX secolo, il trasporto postale si basa sulla posta ambulante ferroviaria. Durante il tragitto, gli invii postali vengono spartiti a bordo di appositi vagoni. Si tratta di una mansione che richiede spiccate conoscenze di geografia e del sistema di trasporto delle PTT, in quanto i numeri postali d’avviamento non sono ancora stati introdotti.

    Un ambulantista alle prese con la spartizione in un ufficio allestito in una carrozza postale in viaggio da Basilea a Belfort nel 1926. Fonte: Museo della comunicazione
  • 1850

    I primi francobolli validi in tutta la Svizzera

    Dopo che alcuni Cantoni avevano già emesso segni di valore nel decennio precedente, nel 1850 i primi francobolli federali fanno il loro ingresso sul mercato. In questo modo la Posta può riscuotere le spese di porto direttamente dal mittente e non solo dal destinatario.

    I primi francobolli validi a livello nazionale: la croce svizzera, il corno postale e l’indicazione del valore di 2,5 centesimi.
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  • 1849

    L'anno di nascita della Posta

    Lo Stato federale, appena istituito, uniforma e migliora i servizi postali. Le amministrazioni postali cantonali fanno spazio alla Posta federale, che da quel momento è responsabile del trasporto di lettere, pacchi, persone e invii di denaro.

    Le diligenze postali e il personale davanti all’ufficio postale di Effretikon alla fine del XIX secolo . Fonte: archivio delle PTT
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